TOSCANA - Continua a crescre in Toscana la raccolta differenziata. Nel 2009 la quantità complessiva è arrivata al 38,56 per cento con un aumento di circa due punti in percentuale rispetto all'anno precedente. Questi dati confermano l'andamento positivo degli ultimi due anni. E' infatti dal 2008 (36,57%) che il quantitativo è in crescita dopo che nel precedente quadriennio si era registrata una sostanziale stasi intorno al 33%, un tetto che sembrava insuperabile.
Ma i risultati positivi non si fermano qui. Lo scorso anno - forse anche a causa della crisi economica che ha ridotto i consumi - è calata anche la quantità pro capite dei rifiuti urbani che sono scesi da 684 chili a testa, a 663, ritornando quindi sui valori del 2002. Il volume complessivo della nettezza urbana in Toscana è diminuito di circa 2,6 punti: lo scorso anno si è fermato infatti a 2.474.299 tonnellate.
Questi dati sono il frutto di un'indagine della Regione che nei giorni scorsi ha adottato il provvedimento che certifica la percentuale dei rifuti urbani raccolti con il sistema differenziato dai singoli comuni. Sono 55 i comuni che sono riusciti a superare la soglia stabilita dalla legge che è del 45 per cento. Per quelli che non sono riusciti ad arrivare a questo risultato è prevista una penalizzazione, con un aumento del venti per cento dei costi per il conferimento in discarica. Tra i Comuni che sono riusciti a centrare l'obiettivo c'è Vecchiano, mentre non ce l'hanno fatta nè Calci, nè San Giuliano.
"Registriamo con soddisfazione i dati positivi emersi", afferma l'assessore regionale Anna Rita Bramerini. "Se per la diminuzione dei rifiuti il calo credo sia conseguenza anche della crisi economica che colpisce le famiglie e le imprese, il fatto che la raccolta differenziata cresca con un trend costante conferma il grande impegno che la Regione sta dedicando alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata".
L'assessore ricorda in proposito gli accordi di filiera con Corepla per il riutilizzo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per definire gli utilizzi alternativi del vetro.
"L'obiettivo - aggiunge - non è solo quello di raccogliere in maniera separata i rifiuti ma anche e soprattutto quello di farli tornare a nuova vita riutilizzando la materia di cui sono composti".
Come esempio l'assessore cita lo stabilimento di San Miniato nato dalla partnership tra Revet Spa e Esterni Srl recentemente inaugurato che utilizza plastica riciclata per produrre componenti d'arredo.
"E' la dimostrazione - aggiunge - che il rifiuto, se ben differenziato, può tornare materia di qualità. E' la risposta di un buon mercato del riciclo, da incentivare e promuovere".
Afferma Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata e responsabile Politiche ambientali di Anci Toscana: «I comuni toscani proseguono il loro sforzo per contribuire ad un miglioramento ambientale attraverso la raccolta differenziata. Occorre continuare a investire sulla riduzione dei rifiuti, incentivando raccolta differenziata e riciclo. A fianco dell'impegno da parte delle istituzioni, è necessario attivare anche una campagna di sensibilizzazione su questi temi, che possa rendere i cittadini partecipi in prima persona dell'impegno ambientale».
Ma vediamo adesso qualche numero.
Raccolta differenziata in Toscana
In Toscana nel 2009 si sono raccolte in forma differenziata e avviate a riciclaggio 299.062 tonnellate di carta e cartone (33,8% del totale RD), 191.173 tonnellate di rifiuti organici (21,6%), 104.459 tonnellate di sfalci e potature (11,8%), 68.500 tonnellate di legno (7,7%), 91.040 tonnellate di vetro (10,3%), 28.463 tonnellate di metallo (3,2%), 42.488 tonnellate di plastica (4,8%), 30.598 tonnellate di altri rifiuti ingombranti (3,5%), 6.170 tonnellate di stracci (0,7%), 5.270 tonnellate di lattine (0,6%), 2.508 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. pile esaurite) che rappresentano lo 0,3%, ed infine 15.861 tonnellate di altri rifiuti da RD (1,8%). Ogni cittadino toscano, in media, in un anno ha raccolto 237 chili di rifiuti differenziati. Un dato che cambia da provincia a provincia. Ad Arezzo, per esempio, i chili pro capite sono stati 182, a Firenze 245, a Grosseto 195, a Livorno 245, a Lucca 302, a Massa-Carrara 186, a Pisa 213, a Pistoia 196, a Prato 317, a Siena 261.
Ecco l'elenco dei 55 comuni che hanno superato l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata:
Asciano 47,1%, Aulla 47,59%, Bagno a Ripoli 46,06%, Barberino Val d'Elsa 45,91%, Buonconvento 58,08%, Calenzano 51,13%, Capannori 81,14%, Capolona 46,65%, Capraia e Limite 50,00%, Castagneto Carducci 53,85%, Castelfiorentino 45,00%, Castelnuovo di Val di Cecina 50,41%, Chianciano Terme 50,1%, Colle di Val d'Elsa 51,81%, Figline Val d'Arno 51,39%, Fosdinovo 47,48%, Incisa Val d'Arno 47,63%, Londa 51,39%, LUCCA 49,89%, Massarosa 46,64%, Montecarlo 80,58%, Montelupo Fiorentino 46,82%, Montemurlo 52,7%, Monteriggioni 49,35%, Monteroni d'Arbia 50,83%, Montespertoli 91,65%, Monteverdi Marittimo 47,52%, Ortignano-Raggiolo 45,21%, Pelago 45,87%, Pergine Valdagno 53,91%, Piancastagnaio 45,39%, Pietrasanta 49,4%, Poggibonsi 53,29%, Poggio a Caiano 48,14%, Pontassieve 51,9%, Pontedera 45,15%, Porcari 77,28%, PRATO 45,69%, Reggello 48,92%, Rufina 61,01%, San Gimignano 46,55%, San Miniato 46,4%, San Quirico d'Orcia 48,45% , San Vincenzo 48,66%, Santa Croce sull'Arno 46,61%, Santa Maria a Monte 45,17%, Seravezza 68,43%, Sesto Fiorentino 51,84%, Tavarnelle Val di Pesa 53,66%, Terranuova Bracciolini 46,02%, Vaiano 81,26%, VECCHIANO 47,4%, Villa Basilica 72,79%, Villafranca in Lunigiana 45,15%, Volterra 47,28%.
Bernardo Magli
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