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LA BATTIGIA
di Trilussa
21/9/2008-
PROPOSTA INDECENTE
Sono comparsi sul Forum una serie di interventi riguardanti un argomento a cui tengo molto per cui ne approfitto per riproporre un mio vecchio articolo....
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PROPOSTA INDECENTE
Sono comparsi sul Forum una serie di interventi riguardanti un argomento a cui tengo molto per cui ne approfitto per riproporre un mio vecchio articolo riguardante il decoro, la pulizia ed il controllo delle frazioni. E’ un argomento, al pari di quello dei disservizi, che pare interessi, oggi più di ieri, l’opinione pubblica; oppure, in seconda ipotesi, ha trovato finalmente uno spazio dove essere dibattuto.
Bisogna giustamente riferire che il discorso non vale solo per il nostro comune ed anche i limitrofi si trovano più o meno nelle stesse condizioni. Il fatto è che se uno ha l’occasione di andare all’estero o anche solo nel Nord dell’Italia (ho un ricordo personale di una piacevole gita a Grado) si domanda per quale motivo i nostri amministratori pubblici non siano in grado di mantenere, anche qui da noi, nella civile e talvolta presuntuosa Toscana, le frazioni e i comuni che amministrano in un decoro ed una pulizia accettabile considerando che è il luogo dove vivono i cittadini da loro amministrati.
Andando a nord si trovano luoghi eccellenti, di solito turistici, ma anche i piccoli comuni lontani dai grandi flussi riescono a mantenere quel minimo di ordine, di pulizia, di cura della cosa pubblica, quel gradevole decoro della piccola comunità che da noi è quasi completamente assente.
Si può obbiettare che molti sono i cittadini maleducati, e non ho nessuna difficoltà ad ammettere che ciò sia vero (basta guardare una volta nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati!) ma se una bottiglia di plastica buttata sul ciglio della strada non viene tolta ed ogni amministrazione pensa che debba essere quella successiva ad occuparsi della sua rimozione, passano gli anni e lo spettacolo diventa quello che ognuno può vedere facendo una giratina sulla Traversagna, magari davanti al riso Bimbo, o sotto qualcuno dei nostri numerosi cavalcavia o sui cigli dei nostri campi e strade della bonifica (e non solo).
Purtroppo i nostri amministratori, una volta eletti, sembrano travolti da una serie di problemi di ben altra importanza rispetto a queste piccole esigenze locali e subiscono una specie di trasformazione che li allontana dai propositi iniziali, che magari in campagna elettorale hanno sostenuto con assoluta convinzione e sincerità.
Sono tuttavia convinto che essi non diventino personaggi straordinari ma che rimangano dei semplici cittadini (a cui la modestia non dovrebbe fare mai difetto), semplicemente incaricati “pro tempore” di amministrare la cosa pubblica e quindi di affrontare, e possibilmente risolvere, i piccoli problemi dei propri amministrati, compresa la decenza, l’ordine e il controllo dei luoghi in cui questi vivono.
E purtroppo pare che occuparsi della pulizia e del decoro delle frazioni, del traffico, del rumore, delle feci dei cani, della maleducazione dei cittadini e riflettere sui rimedi per dare esempi, insegnare ed eventualmente sanzionare chi non si comporta secondo i dettami del vivere civile se è argomento molto quotato in campagna elettorale poi, improvvisamente, si perde nel problema urgente della concessione edilizia, del bilancio comunale, delle proteste per il carnevale, della la squadra di calcio, delle proteste dei comitati, dei rapporti fra le varie componenti della coalizione. Insomma si perdono nei normali problemi delle amministrazioni, in una normalità che posso anche immaginare complessa e confusa, ma che però causa lo spostamento di questi sinceri intenti iniziali all’ultimo posto nelle loro menti e nel loro impegno di risolverli.
Il risultato lo abbiamo tutti sotto gli occhi, lo si può vedere semplicemente andando a spasso per il territorio, nei nostri comuni fino anche alla città. Per questo un po’ di tempo fa scrissi questo articolo un po’ curioso che con piacere ripropongo. E’ ancora attuale pur risentendo un po’ del tempo trascorso dalla sua prima stesura.
PROPOSTA INDECENTE
Mi permetto di partecipare a questa discussione indicando un piccolo, facile e oltretutto salutare rimedio da proporre a tutti i nostri amministratori locali per rendersi conto esattamente della situazione in cui versa il territorio posto sotto la loro competenza amministrativa.
L’idea, che ritengo geniale, sarebbe quella di imporre per legge a tutti gli amministratori pubblici un’ora di bicicletta alla settimana!
Non una bicicletta da camera, surrogato salutistico, inutile e ingombrante della sana pedalata “a cielo aperto”, ma proprio un giro obbligato, ad orario come per il ricevimento, per i luoghi, i borghi, le strade, le fosse e gli orti dei territori che essi sono stati eletti ad amministrare.
Potrebbe essere esentato, per il nostro territorio comunale, solo l’amico Ghelardi Alessandro che percorre continuamente il territorio a piedi, o meglio a corsetta, e può notare direttamente le brutture che in questi luoghi si celano. Forse è proprio per questo che è costantemente incavolato, ma a me è simpatico e devo confessare che talvolta (senza esagerare, naturalmente) sono anche d’accordo su quello che dice nelle sue frequenti uscite sul giornale.
Vorrei anche approfittare di questa occasione per fare un ulteriore piccolo elogio alla bicicletta, a questo mezzo di trasporto lento, ma efficiente e salutare che permette, durante gli spostamenti, la sublimazione dei nostri sensi come la vista, l’udito e l’olfatto, insieme alla possibilità di utilizzare al meglio la nostra facoltà più elevata, quella del ragionamento e della meditazione.
Viaggiando lentamente per le nostre strade e i nostri borghi l’amministratore attento noterà principalmente due cose, evidentissime ed entrambe preoccupanti:
la estrema prepotenza dei mezzi a motore (e si dovrebbe domandare, pedalando e riflettendo, cosa ha fatto, durante il suo mandato, per dare maggiore spazio a questo mezzo di trasporto- la bicicletta- al fine di incentivarne l’uso, magari con la realizzazione di piste ciclabili, scoraggiando contemporaneamente l’uso dei mezzi a motore a maggior impatto ambientale per utilizzo del territorio, particelle inquinanti, rumore, confusione ecc)
la sproporzione, netta ed evidente, fra la pulizia, l’ordine e l’armonia di abitazioni, orti e giardini privati rispetto alla sporcizia, l’incuria, l’abbandono e i rifiuti di ogni genere presenti nei luoghi pubblici.
Anche in questo caso l’amministratore dovrebbe domandarsi cosa ha fatto per questo problema e non vale rifugiarsi nella facile considerazione della poca educazione del cittadino, dello scarso senso civico della popolazione ecc. ecc. Io ritengo che come i figli sono condizionati nei loro comportamenti dai principi avuti dalla famiglia (e dalla scuola, speriamo ancora), così i cittadini amministrati possono essere fortemente condizionati dalle scelte dei loro amministratori. L’amministrazione deve essere di esempio ed operare attraverso informazione, educazione, controllo ed infine anche sanzione; il cittadino non sempre è un esempio di civiltà, ma può diventarlo se inserito in un contesto virtuoso.
Questo concetto è derivato dalla “teoria delle finestre rotte”, quella che ha permesso a Giuliani di ridurre moltissimo la criminalità di New York, che può essere facilmente reperita su Internet scrivendolo semplicemente sul motore di ricerca.
Dopo questo discorso, un po’ filosofico e generale vorrei chiudere invece con un esempio molto pratico.
Umberto Buratti, proprietario di uno stabilimento balneare a Forte dei Marmi, alcuni giorni or sono è stato eletto sindaco con una lista civica che ha sbaragliato la precedente lista di destra in carica da una decina d’anni. Una lista civica, si badi bene, fuori dai partiti. Un uomo qualunque, un non politico, che è riuscito ad imporsi sulla base di un programma semplice e comprensibile (sia pure velato da un po’ di populismo).
Cosa ha fatto per prima cosa il Buratti una volta eletto sindaco? Forse un discorso molto appassionato sui problemi del pianeta e sulla fame nel mondo? Una condanna al terrorismo che si sta riaffacciando nel nostro paese? Una dura presa di posizione sulla guerra in Irak? Assolutamente no, semplicemente ha imposto una sanzione di 25 euro a chi viene trovato a spasso con il cane senza il necessario per rimuovere le feci, 50 in caso di mancato prelievo delle stesse.
Buratti ha dimostrato subito di essere un sindaco diverso, meno politico e più vicino ai cittadini, ha sottolineato subito con questo primo atto la sua intenzione di voler affrontare in prima istanza i piccoli problemi locali.
E’ proprio questa vicinanza la carta vincente delle amministrazioni, il farsi cioè carico dei piccoli problemi dei propri amministrati. Fra questi il decoro, la pulizia ed il controllo delle frazioni non solo è sotto gli occhi di tutti ma è anche un problema, come in generale quello ambientale, che sta coinvolgendo e appassionando un sempre maggior numero di cittadini-elettori.
Trilussa
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