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SEGNALI DI FUMO di Madamadoré
4/3/2009-
G.A.S.
Una serie, una somma di numeri,
un insieme di punti attaccati, fenomeno strano,
fenomeno strano si sono magnetizzati,
un ammasso dove ogni molecola vive da sola a contatto...
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G.A.S.
Una serie, una somma di numeri
un insieme di punti attaccati, fenomeno strano
fenomeno strano si sono magnetizzati
un ammasso dove ogni molecola vive da sola
a contatto di ogni altra molecola come
una serie, una somma di uomini
un insieme di uomini uniti,….
la massa è un terreno fangoso
che tutto sprofonda diventa confuso
la massa è passiva e abissale
ingurgita il senso distrugge il sociale
la massa è il silenzio
è il destino neutrale del plagio
la massa è il contagio
la massa interrompe il circuito
la massa è il neutro
la massa fa massa…
(G. Gaber)
ma è dalla massa che qualcuno si distingue, che comincia a stare fermo, a fare resistenza, che cambia strada e comincia a camminare su altri sentieri, seguendo altre direzioni, quando lo fa crede di essere solo, ma se compie quel cambio di cammino scopre che altri come lui hanno fatto una scelta diversa, altri che come lui hanno abbandonato la strada battuta dai molti per scoprirne ed esplorarne delle altre.
Tutto nasce per una sorta di dissonanza, nasce dal percepirsi diversi, distanti da un sentire che non ascolta, da un vedere che spesso non si sofferma a guardare.
Tutto nasce da un bisogno di resilienza, come capacità di autoripararsi, come capacità di ritrovare energie e risorse per affrontare e superare le avversità della vita.
Tutto nasce dal bisogno di ritrovare le ragioni della propria e altrui esistenza, dal desiderio/bisogno di riscoprire un potere personale di autodeterminazione, di scelta, di progettualità consapevole.
E’ dalla massa che nascono associazioni, movimenti, comitati, gruppi solidali, flussi spontanei di pratiche, comportamenti, modi di pensare con capacità di modificare e innescare innovazioni, cambiamenti, processi sociali di grande portata.
Alla base di tutto questo ci sono le persone, persone libere che si riconoscono in ideali ed esperienze simili.
Persone convinte dell’importanza delle piccole cose.
Persone capaci di costruire ragnatele tridimensionali di intrecci sociali.
Persone con la voglia, nonostante tutto, di “sporcarsi le mani”, di far sentire la propria voce su temi che riguardano il quartiere, la città, il paese, ma anche temi di più ampio respiro.
Qualcuno si dovrebbe interrogare sul perché nascono così tante associazioni di cittadini, qualcuno di molto preciso che risponde al nome di classe politica.
Recentemente Asor Rosa ha tentato un censimento dei vari comitati/movimenti toscani e il risultato è di circa 200 associazioni, ma pensate che non ne appare nessuno del Comune di Vecchiano, mentre si sa che ce ne sono(!?), questo per dire che il censimento on line è parziale e che è un fenomeno in crescita.
La nascita di questi comitati racconta qualcosa circa la crisi della politica, la distanza tra questa e il quotidiano, tra eletti e elettori, la distanza tra i centri di potere e i centri di vita.
Per certi versi questo proliferare di movimenti fa pensare ad una specie di tradimento della delega effettuata al momento dell’elezione, della scelta del proprio rappresentante, o almeno una diversa interpretazione dei fenomeni, delle emergenze, dei bisogni, delle priorità, appunto una distanza e una scarsa comunicazione tra macro e micro, tra locale e generale.
Eppure c’è una differenza tra partito e movimento, una differenza che dà ragione di esistere agli uni e agli altri, se dialogassero, se si tenessero in considerazione, non come forza di contrasto, ma come linfa vitale, come energia propulsiva a cambiare direzione, a guardare dove non c’è la luce dei riflettori mediatici.
Un partito dovrebbe riassumere anche le rivendicazioni dei movimenti, dovrebbe avere una visione più complessiva del mondo, dovrebbe occuparsi della Politica.
I movimenti invece nascono intorno ad un tema, sono parziali per loro natura, cercano di risolvere in maniera collettiva dei problemi e quand’anche offrano visioni intere del mondo non si collocano sul piano della conquista del potere politico.
Forse la loro forza è proprio questa: la libertà di pensiero e di azione rispetto a giochi di conquista del potere politico.
Un po’ diversa è la natura dei GAS, gruppi di acquisto solidale,
che nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone e le relazioni. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte. Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilita' di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.
Allora la massa farà anche massa,
ma è fatta di persone
che hanno un’ambizione
vivere con felicità e soddisfazione
ma attenzione
a volte per curiosità o forse per leggerezza o magari per passione
nascono domande e dubbi…
e nonostante qualcuno si affanni a convincere tutti che esiste una sola visione corretta della realtà, cioè la propria
nonostante ci sia chi è persuaso di saper con certezza cosa c’è nella testa degli altri…
c’è sempre qualcuno che esce dai ranghi e rovina tutto!
libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Madamadoré
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