Contrattazione sociale: San Giuliano, un accordo sindacale in difesa dei più deboli 

, vediamo che sono diverse centinaia le persone che fanno richiesta dei vari bonus, , chiedono un aiuto per gli affitti, per l’energia per i libri scolastici, agevolazioni per le rette come mense e trasporti, non poche sono le persone che chiedono l’esenzione totale o parziale sia per i rifiuti, e l’acqua, chi non chiede contributi chiede la rateizzazione delle varie bollette, in particolare quella del energia.

 Alle persone che riescono ad entrare in questi benefici, e sono persone che hanno un reddito familiare che va dai 6000 euri ai 7500 o più, se in casa ci sono portatori di handicap dovremmo aggiungere  i nuclei familiari che non rientrano in questi benefici, ma che hanno delle oggettive difficoltà, derivata o dalla riduzione del lavoro o dall’aumento dei costi a parità di salario.La contraddizione più evidente che si verifica nel nostro comune è determinata da dati sul reddito procapite. Il comune di San Giuliano, è ai primi posti come reddito.

Se vediamo per bene questi dati ci accorgiamo che i ricchi sono diventati più ricchi, ma sono aumentate le persone che si trovano in maggiori difficoltà. L’incremento del reddito è derivato anche da persone benestanti che hanno scelto di abitare nel nostro comune, infatti parte dell’incremento demografico  riguarda proprio queste persone, che hanno scelto il nostro comune come luogo di residenza. Sono aumentate le differenze.Una situazione oggettivamente preoccupante, ma che sarebbe colpevole da parte nostra limitarci solo alla denuncia. E come sindacato  dei pensionati in particolare, non solo ci siamo posti il problema ma abbiamo anche fatto proposte concrete presentando la piattaforma, e abbiamo avviato la contrattazione sociale, sono già 17 gli accordi sottoscritti. Nel comune di San Giuliano lo abbiamo sottoscritto in questi giorni ed è stato un fatto importante.L’accordo non interessa solo i pensionati ma tutti i nuclei familiari. 

 Pur sapendo dei pesantissimi tagli attuati dal governo, con quell’accordo si prevede che non vi siano aumenti di tariffe alle fasce più basse, si lavora per l’esenzione totale al di sotto dei 6.000 € di reddito, si prevedono ulteriori iniziative per recuperare l’evasione, e quei proventi destinarli al sociale, si prevede la rimodulazione delle rette scolastiche con una proporzionalità, salvaguardando le fasce sociali più deboli. 

           Sono previste tre verifiche periodiche annuo, per l’attuazione di quanto concordato, ed impostare il prossimo bilancio.Quello raggiunto a San Giuliano è un importante risultato, se viene mantenuto quanto convenuto. Con questo accordo si vogliono ripristinare adeguate relazioni sindacali in difesa dei più deboli, perché in questo comune, sul sociale, pur facendo molto, tendeva a confrontarsi poco coi rappresentati dei pensionati privilegiando altre vie.Non basta solo protestare, ed il sindacato lo sta facendo anche con lo sciopero del 6 di maggio, ma dobbiamo anche intervenire in tutte le occasioni che possono portare benefici alle persone.

 Sviluppare la contrattazione sociale come il sindacato dei pensionati stà facendo, significa anche far si che gli amministratori, considerino, le fasce sociali più deboli, come la priorità rispetto alle scelte amministrative che si compiono, un paese diseguale è comunque un paese povero,  il governo lo sta impoverendo, noi dobbiamo opporci. I pensionati lo stanno facendo con l’accordo raggiunto a San Giuliano, speriamo lo facciano anche gli altri.

 Franco MarchettiSegr Gen lega SPI/CGIL SAN GIULIANO T