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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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la PALMA delle PALME

17/4/2011 - 8:00



La foto è "rigorosamente" dell'alba di questa santa giornata e la chiesa che ri-fiorisce con Lei è quella di San Ranieri o San Vincenzo di Migliarino.

Dopo lunghissimi necessari lavori, oggi vi sarà ufficialmente celebrata la Santa Messa della Domenica delle Palme.

 

La domenica delle Palme e della Passione di Gesù — così chiamata nel nuovo calendario-  è il primo gradino della Settima Santa.

Ispirandosi al racconto di Giovanni, i primi cristiani vi ricordavano l’ingresso del Cristo in Gerusalemme sulla groppa dell’asinello mentre la folla lo plaudiva  agitando rami di palma.

I Greci chiamavano la palma phoìnix, come l’uccello paradisiaco, la Fenice, che rinasceva miracolosamente dalle proprie ceneri e si nutriva di perle e incenso: pianta solare per eccellenza con le foglie simili a raggi, era simbolo del divino nel suo splendore e anche emblema della Vittoria che i Romani chiamavano Dea Palmaris.  

Con i rami agitati festosamente la folla acclamava Gesù Messia e re di Israele giunto a liberare il suo popolo: eppure in quel gesto esprimeva inconsapevolmente il profetico simbolo della vera sua vittoria nella Resurrezione e Ascensione.

 

Su questo simbolismo dell’albero solare fiorì più tardi una leggenda narrata nel Vangelo dello Pseudo Matteo.

Un giorno durante la fuga in Egitto, Maria si sentiva affaticata per la calura del deserto. Vedendo una palma disse a Giuseppe: “Vorrei riposare un poco alla sua ombra”.

Quando si fu seduta sotto l’albero, si accorse che la chioma era carica di datteri. “Giuseppe - esclamò -  vorrei, se fosse possibile, raccogliere quei frutti”

“Mi meraviglio delle tue parole! - rispose il marito- Non vedi quanto è alta la palma? Come puoi pensare di mangiarne i frutti? Io mi preoccupo invece della penuria d’acqua. Gli otri sono vuoti e non so come fare per dissetare noi e gli asini”.

Allora Gesù Bambino, che stava riposando nel grembo della Madonna, disse: “Piegati, albero, e ristora mia madre con i tuoi frutti”.

E subito la palma chinò la cima fino ai piedi di Maria che ne poté cogliere i datteri. Quando tutti si furono saziati, Gesù le ordinò: “Rialzati e riprendi vigore, e sii compagna dei miei alberi che sono nel paradiso di mio padre, E ora apri dalle tue radici la vena che è nascosta sotto terra e lascia fluire da essa acqua a sazietà”.

Subito la palma si alzò mentre attraverso le radici sgorgavano acque limpide, fresche e straordinariamente dolci.

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17/4/2011 - 19:19

AUTORE:
marilena nencini

Da S. Frediano
Anche nella parrocchia di S. Frediano in Vecchiano, come in tutte le chiese della Cristianità, è stata celebrata la Domenica delle Palme e, come tutti gli anni, la solenne liturgia è iniziata all’esterno, nella piazza , per poi proseguire con la celebrazione della S. Messa in chiesa. Tutto come sempre, tranne un particolare che tuttavia non ha turbato l’atmosfera festosa della solennità odierna. Con un giusto e fraterno richiamo il Parroco Don Franco Nannipieri ha fatto presente come la Piazza della Chiesa sia proprietà della Parrocchia e lui ne abbia la responsabilità, come per gli altri spazi adiacenti. Fu il suo predecessore, il compianto Don Scaramelli, a concedere l’uso pubblico della piazza, per venire incontro alle esigenze della popolazione. Questo richiamo si è reso necessario perché, purtroppo, si sono verificati atteggiamenti di insofferenza in occasione dell’utilizzo della piazza per esigenze legate all’attività parrocchiale, che richiedono la rimozione delle automobili, qui abitualmente parcheggiate. Questo messaggio vuole essere un invito a tutti, paesani o occasionali ospiti di S.Frediano, a realizzare una convivenza basata sempre sulla tolleranza e la disponibilità, a maggior ragione quando sussistono diritti sanciti dalla legge, se non bastasse il comune senso del rispetto. Buona Pasqua a tutti. Marilena Nencini

17/4/2011 - 8:56

AUTORE:
Un parrocchiano

....tornare a rifiorire è il sogno di tutti quelli che credono nel bello di questo mondo e...anche oltre e..noi vedremo con il nostro occhio anche quello che di immaginifico vedrà chi benedirà noi ed il nostro olivo della pace.