Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Una lettera al papa… Ah, una lettera al papa!
Caro Papa,
sul palcoscenico bisogna essere sempre pronti a tutto.
Qualche giorno fa, al termine di un corso teatrale svolto a scuola, ci siamo disposti in cerchio sul palcoscenico e il nostro regista Dimitri Galli Rohl ha detto ai ragazzi: “Bene, siete pronti per lo spettacolo, anzi chiamiamolo compito in classe di teatro, perché sarà a sorpresa e vi diremo solo quel giorno quali improvvisazioni dovrete fare”. Allora ci siamo messi d’accordo sulla data e l’ora: sabato 7 maggio alle 11:30 nel teatro della Scuola media “Carducci” di Lucca.
Abbiamo deciso di invitare i genitori e fare una lezione di teatro aperta anche ad alcune classi della scuola. Però Dimitri ci ha sorpreso e ha detto: “Provate a invitare qualche personaggio famoso a cui vi piacerebbe mostrare la vostra prontezza teatrale, scrivetegli una lettera e chissà…”. I ragazzi hanno preso la proposta subito sul serio, come tutte le cose che avvengono sul palcoscenico. Ha cominciato Dimitri: “Io vorrei invitare il regista Gabriele Vacis”. I ragazzi a turno: Luciana Littizzetto, Roberto Benigni... Una ragazzina prima di me: “Mi piacerebbe invitare Barack Obama”. Quando è toccato a me ho detto che volevo pensarci un po’ su, perché mi ci voleva un po’ di tempo per liberare idee e sentimenti dai pregiudizi e poi mi sono deciso: “Mi piacerebbe venisse a vedervi il Papa”. Questo è il motivo della mia lettera. Aspetterò la sua visita che lei desidererà molto, anche se sappiamo improbabile.
Io non sono un fedele. Io sono un modestissimo professorino di provincia. So che anche lei ama i gatti e questo suo amore oggi mi fa dimenticare certe sue direttive meno gradevoli ai miei occhi. Non esito a rivolgere un invito a lei oggi, specialmente dopo aver letto la sua coraggiosa ammissione ai bambini giapponesi sterminati dallo tsunami: “Non abbiamo risposte”. Di sicuro nella lezione teatrale, senza copione come nella vita, a cui l’ho invitata i ragazzi parleranno dell’olocausto nucleare che brucia la natura e la specie umana, se non cambiamo rotta. A lei farà piacere ascoltare le libere riflessioni dei ragazzini su questo tema. Come le farà piacere sapere che alcuni di loro sono molto timidi, però sul palcoscenico hanno cominciato a prendersi la responsabilità di guidare il gruppo. A vederli lavorare mi viene da pensare: l’avessero fatti a me fin da piccolo questi laboratori teatrali.
Peccato che il bravissimo Michel Piccoli nel film di Nanni Moretti “Habemus papam” da giovane non abbia avuto modo di recitare sul palcoscenico “Il gabbiano di Cechov”, avrebbe imparato ad assumersi delle responsabilità. Ieri sono stato nella grotta sul Monte Amiata dove San Filippo, nel XIII secolo, si rifugiò per non essere eletto papa giudicandosi indegno di tanto onore. Celestino V, eletto papa nel 1294, rinunciò dopo tre mesi. Michel Piccoli dice: "non sono nato per condurre, ma per essere condotto", fugge dal Vaticano, va in giro per Roma e per strada incontra una ragazza che canta “Todo cambia” (bellissima canzone di Mercedes Sosa). In quel momento i cardinali si avvicinano alla finestra, poi battono le mani a ritmo. Per me è la scena più bella di un film che non parla di fede, bensì dell’incapacità della psicanalisi (intesa come scienza) e della Chiesa (intesa come potere) di capire un dramma umano e risolverlo. Neanche i papi e i cardinali sono santi e non sempre trovano la forza di “sparigliare”.
http://www.youreporter.it/video_Habemus_Papam_1
I miei amici del gruppo teatrale di adulti a cui ho partecipato quest’anno, quando hanno saputo che le scrivevo una lettera, mi hanno detto: "Parlagli del nostro spettacolo". Credono davvero che io possa parlare al papa. Si intitola “In viaggio”, è una drammaturgia corale liberamente ispirata ai dieci comandamenti. Lo abbiamo fatto al Teatro del Giglio di Lucca qualche tempo fa. La Regia è di Ruta Papartyte con la collaborazione di Valeria Ercolini e Cataldo Russo; la scenografia è di Rosanna Monti e di tutti gli operatori del Teatro del Giglio. Pubblico alcune fotografie, se avrà la pazienza di vederle. Grazie, molti auguri e rispettosi saluti da Ovidio Della Croce