Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La raccolta differenziata non basta.
I risultati della raccolta differenziata per il comune di Vecchiano sono molto positivi ma bisogna ricordare che purtroppo continuiamo a produrre troppi rifiuti.
Questo è il grosso problema. La raccolta differenziata è ottimalizzata con il porta a porta. Uno degli ultimi dati evidenzia che ogni singolo cittadino produce oltre seicento kg di rifiuti. Dobbiamo ridurre tale produzione, non c’è alternativa. Questo passa attraverso la conoscenza e la sensibilizzazione dei cittadini al problema.
Anche se differenziato il rifiuto inquina ed ha bisogno di molta energia per essere riutilizzato.
Bisogna cambiare il nostro modo di vita per migliorarla e cercare una strada per la riduzione dei rifiuti. In questi giorni si sta straparlando di plastica nel nostro mare.
Vi invito a fare un giro sugli argini del nostro fiume e a guardare il suo letto: vedrete attaccati a rami e canne una miriade di bandierine di diversi colori, sono sacchetti di plastica che se ne andranno presto al mare per non parlare del polistirolo che se fate un giro sul nostro arenile e guardate la sabbia attentamente troverete in maniera massiccia insieme alla plastica.
Quando i pesci vedono un piccolo pezzetto bianco che si muove gli sembra una preda e lo mangiano e noi poi mangiamo il pesce quindi il risultato è che mangiamo il nostro rifiuto.
Ma torniamo al rifiuto differenziato: per essere riciclato necessita di lunghi processi di lavorazione che impiegano energia e/o additivi chimici.
Dobbiamo incominciare a pensare che quando andiamo a fare la spesa si può usare, insieme al carrello, anche il cervello, scegliendo prodotti non confezionati e in modo da stimolare le aziende a ridurre gli imballaggi. Capisco che per molti fare la coda è una gran perdita di tempo ma credetemi lo sfuso crea meno problemi per i rifiuti, niente contenitori e non è poco; si potrebbe anche parlare di differenze di qualità tra sfuso e confezionato, ma lasciamo perdere.
La messa al bando dei sacchetti di plastica a favore del biodegradabile è una nota positiva ma più positivo è usare sempre la solita borsa. Insomma, più che riciclare dobbiamo cercare di diminuire alla fonte i rifiuti; questo è possibile solo usando il cervello e cambiando, con poco sforzo, il nostro stile di vita.
Dobbiamo iniziare a capire cosa vuol dire fare rifiuti e soprattutto dove andremo a finire se ognuno di noi non prenderà in seria considerazione il problema.
Dai dati di Legambiente risulta che circa un milioni di animali e pesci muoiono causa della plastica. Questo può succedere anche all’uomo o forse sta già succedendo, magari invece di mangiarla la stiamo respirando?
Credo che un attenta riflessione sia doverosa per il futuro dell’umanità.
Cerri Massimo detto Meghe