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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
PISA
Modesti suggerimenti di resistenza

5/5/2011 - 1:18

                                           Modesti suggerimenti di resistenza
 
 
Se vogliamo essere cittadine e cittadini Resistenti e Costituenti e contribuire a archiviare lo sfascismo che ci sommerge, invece di lamentarci possiamo mettere in atto da subito tanti piccoli gesti di distinzione-opposizione; vediamone alcuni, gli altri alla vostra fantasia civica.
 
1)  Stare più attenti alla normale buona educazione: da quando il Ministro della Guerra ha gridatio "vaffa..."in Parlamento alla 3° carica dello Stato, o il Ministro dell'Egoismo ha detto "fora dai ball" ai disgraziati che annegano nel nostro mare, da quando in tutti i consessi, dai consigli comunali ai dibattiti tv l'interruzione di chi argomenta e l'abbaiare bavoso sono diventati la regola, è necessario distinguerci per quotidiana civiltà.
2)  Fare bene il proprio lavoro: dal momento che il Governo non lo fa e non amministra nel rispetto delle leggi e della Costituzione, che anzi viene continuamente attaccata e violata ( che ne è degli art.3, 9, 11, 21, 33, 34, 54 ?), mettere se possibile più impegno e consapevolezza nello svolgimento dei propri compiti è fondamentale.
3)  Chiamare le cose con il loro nome e evitare aggettivi fuorvianti; le guerre non sono missioni di pace e non sono umanitarie; le bombe non sono intelligenti, il fuoco che ti ammazza, anche se proviene per sbaglio dalla tua parte, non è certo amico, i tagli non sono Riforme, lo svilimento del Parlamento non è democrazia etc.etc.
4)  Opporci allo scambio lavoro-diritti: è uno scambio osceno che deriva da scelte umane politiche finanziarie e non è una legge della natura: nel rispetto nostro, di chi prima di noi ha lottato per i nostri diritti, nell'amore per figli e nipoti, non possiamo e non dobbiamo accettare che le garanzie ottenute con tanto sacrificio diventino una merce, a partire dalla sicurezza sui luoghi di lavoro (e su questo la sentenza Thyssen è di gran conforto) fino ai normali diritti sindacali, compreso il rispetto delle festività e la rappresentanza anche per chi non firma accordi disdicevoli.
Per non cedere su questo punto, è davvero importante la riuscita dello sciopero generale del 6 maggio prossimo, promosso dalla CGIL e aperto al supporto di tutte le forze di resistenza.
5)  Impegnarci per i referendum di giugno su acqua bene comune, nucleare, legittimo impedimento: informiamoci, parliamone, andiamo a votare e lavoriamo per non far mancare il quorum. La paura che mostra il governo per questo appuntamento è la migliore indicazione della sua importanza.
6)  Per quanto riguarda noi lavoratrici e lavoratori della scuola statale: riflettiamo bene prima di accettare di somministrare nei prossimi giorni le "Prove Invalsi" ai nostri alunni: la controriforma strisciante della scuola, la s-valutazione dell'insegnamento e gli scatti di stipendio passano anche attraverso l'uso distorto dei test standardizzati e della statistica, senza che ci sia stata alcuna seria discussione, senza informazioni adeguate e senza un quadro normativo certo. Ci interessa fare buona scuola, non trasformarci in addestratrici- addestratori di giovani solutori di quiz con la risposta a crocette. Sulla bontà o meno dell'Invalsi abbiamo tante opinioni: per quest'anno, visto che non c'è da fidarsi dei nostri squalificati governanti, possiamo rifiutarci di collaborare: non è obbligatorio (terza media a parte), soprattutto non è opportuno.
 
 
Ilaria Ferrara
responsabile scuola Sinistra Ecologia e Libertà - Pisa

Fonte: SEL -PISA
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