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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA
Modesti suggerimenti di resistenza

5/5/2011 - 1:18

                                           Modesti suggerimenti di resistenza
 
 
Se vogliamo essere cittadine e cittadini Resistenti e Costituenti e contribuire a archiviare lo sfascismo che ci sommerge, invece di lamentarci possiamo mettere in atto da subito tanti piccoli gesti di distinzione-opposizione; vediamone alcuni, gli altri alla vostra fantasia civica.
 
1)  Stare più attenti alla normale buona educazione: da quando il Ministro della Guerra ha gridatio "vaffa..."in Parlamento alla 3° carica dello Stato, o il Ministro dell'Egoismo ha detto "fora dai ball" ai disgraziati che annegano nel nostro mare, da quando in tutti i consessi, dai consigli comunali ai dibattiti tv l'interruzione di chi argomenta e l'abbaiare bavoso sono diventati la regola, è necessario distinguerci per quotidiana civiltà.
2)  Fare bene il proprio lavoro: dal momento che il Governo non lo fa e non amministra nel rispetto delle leggi e della Costituzione, che anzi viene continuamente attaccata e violata ( che ne è degli art.3, 9, 11, 21, 33, 34, 54 ?), mettere se possibile più impegno e consapevolezza nello svolgimento dei propri compiti è fondamentale.
3)  Chiamare le cose con il loro nome e evitare aggettivi fuorvianti; le guerre non sono missioni di pace e non sono umanitarie; le bombe non sono intelligenti, il fuoco che ti ammazza, anche se proviene per sbaglio dalla tua parte, non è certo amico, i tagli non sono Riforme, lo svilimento del Parlamento non è democrazia etc.etc.
4)  Opporci allo scambio lavoro-diritti: è uno scambio osceno che deriva da scelte umane politiche finanziarie e non è una legge della natura: nel rispetto nostro, di chi prima di noi ha lottato per i nostri diritti, nell'amore per figli e nipoti, non possiamo e non dobbiamo accettare che le garanzie ottenute con tanto sacrificio diventino una merce, a partire dalla sicurezza sui luoghi di lavoro (e su questo la sentenza Thyssen è di gran conforto) fino ai normali diritti sindacali, compreso il rispetto delle festività e la rappresentanza anche per chi non firma accordi disdicevoli.
Per non cedere su questo punto, è davvero importante la riuscita dello sciopero generale del 6 maggio prossimo, promosso dalla CGIL e aperto al supporto di tutte le forze di resistenza.
5)  Impegnarci per i referendum di giugno su acqua bene comune, nucleare, legittimo impedimento: informiamoci, parliamone, andiamo a votare e lavoriamo per non far mancare il quorum. La paura che mostra il governo per questo appuntamento è la migliore indicazione della sua importanza.
6)  Per quanto riguarda noi lavoratrici e lavoratori della scuola statale: riflettiamo bene prima di accettare di somministrare nei prossimi giorni le "Prove Invalsi" ai nostri alunni: la controriforma strisciante della scuola, la s-valutazione dell'insegnamento e gli scatti di stipendio passano anche attraverso l'uso distorto dei test standardizzati e della statistica, senza che ci sia stata alcuna seria discussione, senza informazioni adeguate e senza un quadro normativo certo. Ci interessa fare buona scuola, non trasformarci in addestratrici- addestratori di giovani solutori di quiz con la risposta a crocette. Sulla bontà o meno dell'Invalsi abbiamo tante opinioni: per quest'anno, visto che non c'è da fidarsi dei nostri squalificati governanti, possiamo rifiutarci di collaborare: non è obbligatorio (terza media a parte), soprattutto non è opportuno.
 
 
Ilaria Ferrara
responsabile scuola Sinistra Ecologia e Libertà - Pisa

Fonte: SEL -PISA
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