Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
INTERVENTO
Dal rappresentante delle Associazioni Ambientaliste nel Consigliodel Parco Migliarino S.Rossore, Carlo Galletti, ho avuto notizia diuna riunione che si terrà venerdì presso la Prefettura di Pisa perorganizzare l'esplosione di un ordigno bellico ritrovato durante ilavori di realizzazione del Porto di Marina di Pisa circa due mesi fa.
Da notizie ufficiose, Enti locali e prefettura ritengono idonea perl'esplosione dell'ordigno, una bomba incendiaria di 500 libbre, laspiaggia di San Rossore, perchè non ci sono abitazioni e persone nellevicinanze.Il sospetto che la decisione venga presa solo adesso, perchè il Parcoè depotenziato per la mancanza del Presidente e l'impossibilità diriunire il Consiglio Direttivo, è forte.
Non ci sono ragioni di urgenza (l'ordigno è stato ritrovato due mesifa), ma solo la necessità di non bloccare il cantiere del porto diMarina.C'è il rischio, trattandosi di una bomba incendiaria, di danni albosco che a San Rossore è vicino alla spiaggia.Siamo in un SIC e ZPS, dove un simile evento costituisce un dannoimmediato e disturbo per la fauna.Nei parchi la legge quadro vieta ai privati di intodurre armi eesplosivi, non lo vieta agli organi della Pubblica Amministrazione.Ma c'è proprio bisogno di usare il Parco per queste attività?
Nel raggio di pochi chilometri sono disponibili poligoni militari ecave dismesse; scegliere il Parco suona come un ennesimo attaccostrumentale.La vicenda è stata segnalata al Comando regionale dei Carabinieri perla Tutela dell'Ambiente, all'Assessore all'Ambiente della Regione ealle associazioni ambientaliste.
Può anche essere che non ci siano alternative, una decisione similenon dovrebbe essere rimessa agli uffici del Parco ma dovrebbe avenireper assunzione di responsabilità degli organi politici, o in loroassenza, della Regione di cui il Parco è ente strumentale.Per quanto ci riguarda, se necessario, ci opporremo con forzaall'esplosione dell'ordigno nel Parco, diffidiamo dal produrrre questoevento carico di rischi per l'ambiente, chiediamo di trovare altralocazione per effettuare l' esplosione, invitiamo i cittadini acontattarci per far sentire insime la nostra contrarietà
debly Cerri predidente del Comitato dei Cittadini del Parco