Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Lista Tradizione e Futuro, precisazioni sull’insediamento Ikea.
Visto che alcuni illustri candidati continuano a tergiversare e come loro consuetudine a non essere chiari con i cittadini ai quali chiedono il voto, noi della Lista Tradizione e Futuro, vogliamo tornare ancora una volta sulla questione Ikea. Non può esistere nessun dibattito Ikea si, Ikea no, l’Ikea deve essere fatta, non siamo noi a dirlo, sono i giovani, i disoccupati, i precari, è tutto il Comune di Vecchiano a chiederlo. Dobbiamo essere positivi, pensare ai benefici valutando con attenzione le criticità perché vengano affrontate con soluzioni lungimiranti. Siamo coscienti delle problematiche che un insediamento di tali dimensioni porta sul territorio, ma accettiamo la sfida, non è con l’ostruzionismo che si risolvono i problemi e si dà lavoro ai giovani, in una parola si crea sviluppo. Il nuovo polo commerciale dovrà servire come volano trainante per la risoluzione della variante Aurelia, della quale da troppo tempo si parla ma ben sappiamo che solo una “frusciante ventata di valuta svedese” potrà risolvere o tantomeno avvicinare in modo concreto alla sua soluzione. Coloro che sventolano lo spauracchio della concorrenza Ikea sulla produzione e commercio locale, forse non sanno che i prodotti svedesi hanno una loro ben definita fascia di mercato, lontana dalla tradizione artigianale locale e dal mobile di design made in italy. “Gli illuminati della politica ambientale”, che vedono questo insediamento come una catastrofe idrogeologica, sono gli stessi che si vantano delle chiusura delle cave, senza essersi posti però il problema della loro messa in sicurezza. La pianificazione urbanistica, prevede l’ordinarietà, è codificata sulla crescita media, sullo sviluppo demografico, sulla richiesta di mercato storicizzata, non può prevedere l’eccezione, il grande insediamento, quello con valenza extracomunale, ha bisogno di andare in “variante”, ha bisogno di essere contrattato. Noi della Lista Tradizione e Futuro siamo pronti a contrattare ma con criticità, perché i diritti ed il benessere dei cittadini è prioritario. Dovranno essere valutate con attenzione tutte le problematiche relative alla viabilità, all’incremento di traffico e con questo a tutto ciò che comporta, alla permeabilità dei suoli, all’integrazione e sfruttamento per il funzionamento dello store di energie rinnovabili, ma siamo fermamente convinti di poter giungere ad una soluzione che porti a breve sul territorio la nascita di un bel fabbricato bleu con insegna gialla e con annesso un centro commerciale. Noi della Lista Tradizione e Futuro, siamo consapevoli che l’insediamento Ikea non può essere un problema locale, non può essere solo un problema di Vecchiano, non può essere solo un problema di maggioranza; il territorio, l’ambiente, il traffico, riguarda tutti e tutti hanno il diritto dovere di partecipare alla costruzione di un’opera così importante che influenzerà il futuro proprio e delle prossime generazioni.