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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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LA BANDA

10/5/2011 - 7:55


Non è ancora spento l'eco della musica che la "Senofonte Prato" (è molto carino chiamarla così), o almeno non si è spento dentro di noi.

Come dice la nostra Mina nel suo commento alla banda, la sua musica è gioa e fantasia e un qualcosa di più che non si può catalogare e che va indietro nella nostra storia come si capisce da questo che segue:


Rataplàn, tambur io sento

Che mi chiama alla bandiera

O che gioia o che contento

Io vado a guerreggiar.

Rataplàn, non ho paura

Delle bombe e dei cannoni

Io vado alla ventura

Sarà poi quel che sarà.

E la bella Gigogin col tremille-lerillellera

La va aspass col so spingin

Col tremille-relillellà.

Di quindici anni facevo all’amore

Daghela avanti un passo

Delizia del mio cuore.

A sedici anni ho preso marito

Daghela avanti un passo

Delizia del mio cuore.

A diciassette mi sono spartita

Daghela avanti un passo

Delizia del mio cuor.

La ven, la ven, la ven a la finestra

L’è tutta, l’è tutta, l’è tutta insipriada

La dis, la dis, la dis che l’è malada

Per non, per non, per non mangiar polenta

Bisogna, bisogna, bisogna aver pazienza

Lassala, lassala, lassala maridà.

Le bacia, le baciai il bel visetto

Cium, cium, cium

La mi disse, la mi disse oh che diletto!

Cium, cium, cium

La più in basso, la più in basso c’è un boschetto

Cium, cium, cium

La ci andremo, la ci andremo a riposar.

Ta-ra-ta-ta-ta-tam.
 
Eseguita per la prima volta al teatro Carcano la sera di S. Silvestro del 1858, quella sera piacque tanto che la Banda Civica del maestro Rossari la replicò per otto volte. La canzone fu sfruttata fino all'inverosimile; fu suonata e cantata durante la famosa battaglia di Magenta il 4 giugno 1859, nella quale i francesi del generale Mac Mahon sbaragliarono gli austriaci del generale Giulaj; alla banda militare austriaca, che come segnale d'attacco intonava "La bela gigogin", la banda degli Zuavi rispondeva col ritornello "Dàghela avanti un passo".

Meditate gente, meditate: (parole dal Forum)

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