Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
INTERVENTO
La nascita di un figlio porta in famiglia enorme gioia, ma anche molte preoccupazioni, soprattutto per quei genitori che non possono contare sull'aiuto di nonni e parenti. Nel nostro Comune la situazione si complica ulteriormente, considerando che non ci sono servizi per l'infanzia accessibili a tutti.
Nel Resoconto delle azioni fatte nella legislatura 2006/11 pubblicizzato dall’Amministrazione Comunale, si legge a pag. 8 “Infine abbiamo garantito il funzionamento di un asilo nido gestito da una cooperativa con un numero di posti riservati a famiglie a basso reddito che hanno bisogno del servizio”. Peccato che questi posti siano solo 4- 5 e che per accedervi occorrono condizioni tali da dover essere seguiti dai Servizi Sociali; per tutti gli altri c'è la tariffa intera che equivale alla metà circa di uno stipendio medio.
Le altre alternative, una volta che il bambino ha raggiunto i 18 mesi, sono le suore di Migliarino e di Filettole, che hanno attivato sezioni di nido privati e con ovvia ispirazione cattolica. L'unico aiuto che l'Amministrazione Comunale ha garantito fino ad oggi alle famiglie che si sono rivolte a queste strutture (tutte private) è un contributo di 80€ mensili, che provengono da fondi regionali; questo significa che finora il Comune di Vecchiano non ha ritenuto importante investire sulla famiglia e sull'infanzia.
A noi cittadini di TRADIZIONE E FUTURO questa situazione non piace ed è per questo che abbiamo studiato un progetto che prevede l'apertura di NIDI DOMICILIARI sul territorio comunale.
Il nido domiciliare prende ispirazione dalle “tagesmutter” (mamme di giorno) ed è molto diffuso nel Nord Europa (in Italia si è sviluppato soprattutto nella Provincia Autonoma di Trento). L'asilo è gestito da una persona adeguatamente formata che offre educazione e cura ai bambini di altri presso il proprio domicilio; l'educatrice è in stabile collegamento con l'Ente comunale, che ne regola il funzionamento e garantisce gli standard qualitativi previsti sia dal punto di vista ambientale sia educativo; ogni nido può accogliere al massimo 5 bambini dai 3 ai 36 mesi.
I vantaggi del servizio sono:
Flessibilità e personalizzazione degli orari
Dimensione familiare del servizio (elemento caratterizzante del servizio è il riconoscimento della famiglia come nucleo educativo fondamentale e la casa come luogo denso di relazioni, significati ed affetti)
Garanzia professionale ( d.p.g.r. 47/R/2003 e coordinamento psicopedagogico)
Costo del servizio contenuto (compartecipato tra famiglia e Amministrazione Comunale in base a ISEE)
Copertura assicurativa per infortunio e responsabilità civile durante il periodo di custodia.
Questo tipo di servizio, non solo si pone come possibile soluzione ai problemi organizzativi ed educativi delle famiglie, ma offre anche opportunità lavorative ad alcune donne del nostro Comune.
Personalmente, credo che questo sia un progetto attivabile e risponda realmente alle esigenze dei cittadini; inoltre ha la caratteristica di riconoscere il valore della famiglia come asse portante della comunità e il bambino come persona che ha diritto all'educazione, al gioco e all'innocenza.
Romina Taddei
candidata consigliere di Tradizione e Futuro