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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Voglio diventare Sindaco di Vecchiano

15/5/2011 - 10:14

Un giorno, seduto sulla spiaggia libera, penso: “Grazie per tutte le giornate sdraiato sopra di te”. Penso a Regina, la balena di venticinque metri spiaggiata di gennaio a Bocca di Serchio. Fiaccata da un digiuno prolungato, dalle infezioni e da una ridotta funzionalità del rene, la balena è andata fuori posto. La sua carcassa è stata portata al largo, zavorrata da venti tonnellate di cemento è stata fatta affondare in sessanta metri d’acqua. Ora la carne della balena sarà esaurita e il grasso digerito dai batteri colonizzatori della carcassa. Sarà rimasto solo l’ossame bianco. È una giornata piuttosto strana. Guardo il mare, le dune, la pineta, il Parco e sogno: “Vorrei fare il Sindaco di Vecchiano, così almeno saprei cosa succede laggiù all’orizzonte”. Esco dal dormiveglia quando la mia compagna sventaglia “D”, allegato a la Repubblica del sabato, e mi fa: “La vedi questa rivista? Su 256 pagine due terzi sono occupate dalla pubblicità e solo un terzo è riservato a pagine di testo”. Vedo nei suoi occhi la mia aria impaurita. 

 

Cominciamo a sfogliarla. La maggior parte di queste pagine pubblicitarie sono dedicate alla cura del corpo e alla moda. Si comincia con i profumi e si va ai prodotti “anti-età”. Si reclamizzano occhiali, costumi e scarpe. Non mancano gioielli, borse e mobili per l’arredamento. A pagina 39 questa settimana si trova un flacone che promette un “Futuro Luminoso per purificare la pelle”. E a pagina 207 si dà conto della “maratona antietà” e c’è una citazione dell’ex direttore di Vogue: “Non voglio cancellare le rughe. Non voglio essere uguale a tutte le altre”. Segno che c’è anche una pubblicità più raffinata. Da pagina 208 a 213 c’è un articolo che parla dell’abbronzatura corredato da immagini e didascalie di alcune creme solari. Segno di una pubblicità meno esplicita. A pagina 233 si legge: “Dimagrire? È arrivato il Palloncino Saziante per Perdere Peso e guadagnare in bellezza”. E due pagine più in là ecco il depilatore con presa per una “Bellezza da toccare”. Per fortuna la pubblicità si chiude suggerendo “Il mix perfetto per un intestino in regola” e con l’immagine di “Un corpo perfetto senza cellulite”. 

 

“È la dittatura della pubblicità”, dico. “I figli vogliono sempre sapere come ci si comporta contro una dittatura del nostro tempo. Noi che facciamo?”.

“Non comprarla più”, dice lei. “Che ora è?”, chiedo. Lei: "È tardi", strappa tutte le pagine della pubblicità e mi dice: “Guarda che fascicoletto smilzo”. Salta in evidenza l’ultimo articolo, la rubrica del filosofo Umberto Galimberti, con questo sottotitolo. “Scrive Nietzske: Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono uguali: chi sente diversamente va da sé al manicomio”. Ho chiuso gli occhi e ho detto: “Ora mi addormento davvero e cambio tutto”. Ho sognato la luna. Non mi sentivo fuori luogo. Da lì vedevo svolazzare tutte le pagine di “D” dedicate alla pubblicità. Da lì vedevo bene le cose che più contano: il paesaggio e le persone che lo abitano. Finito il sogno, devo ricordarmi di salutare il nuovo Sindaco di Vecchiano. 

 

Post scriptum

Le immagini pubblicitarie (strappabili) sono tratte da "la Repubblica D"; la quarta fotografia è di Valerio Desideri, si intitola "La forza del Serchio", prima classificata al concorso "Scatti in un istante"; la sesta (non la strapperei) rappresenta una ballerina contorsionista in equilibrio ed è tratta da "la Repubblica D"; l'ultima è la foto del giorno pubblicata sulla Voce del Serchio il 3 aprile col titolo "Viavai? No! Vieni via", accompagnata col testo della canzone di Paolo Conte "Vieni via con me".

 

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21/5/2011 - 14:21

AUTORE:
Beatrice

La pubblicità potrebbe essere un ottimo mezzo per educare le persone, potrebbe far arrivare messaggi importanti ai giovani attraverso canali veloci e immediati. La pubblicità come arte che riflette momenti e aspetti da cogliere velocemente ........peccato che l'attenzione dei più è rivolta ad aspetti frivoli e inconsistenti, motivo per cui certi tipi di pubblicità evidenziano la bellezza dell'apparire pittosto che quella dell'essere.Siamo noi gli utenti che decidono su cosa concentrare l'attenzione, quindi dobbiamo essere noi ad invertire la tendenza e orientarci su ciò che veramnete conta, sul contenuto piuttosto che sul contenente. ....allora sì che il fascicoletto anche se fosse smilzo andrebbe bene ugualmente.... secondo me non dobbiamo condannare la pubblicità , ma utilizzarla per lanciare i messaggi importanti , che valorizzano il "contenuto". Ciao Bea

16/5/2011 - 22:59

AUTORE:
ovidio della croce

Ho seguito questa appassionata campagna elettorale come un vecchianese. Un saluto al neo sindaco Giancarlo Lunardi e tanti auguri di buon lavoro.