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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ma se Trump invade la Groenlandia, territorio danese .....
Perché, si può anche scegliere i menù ? Allora .....
. . . ndove?
Nsenno' fai come Mario del Franceschi .....
. . qualcuno mi saprebbe dire in quale fascia oraria .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
SAN GIULIANO
Una escursione alla scoperta di Ripafratta

1/6/2011 - 8:11

RIPAFRATTA
Michele Colombini Guida ambientale escursionistica tramite il proprio sito vadoevedo organizza per giovedì 2 giungo prossimo una escursione alla scoperta della storia e dell'ambiente del territorio nei dintorni di Ripafratta. Ripafratta situata lungo la valle del fiume Serchio, prende il nome dalla spaccatura di una propaggine del Monte Pisano che avrebbe favorito lo sbocco diretto in mare del fiume che un tempo si gettava in Arno presso il Padule di Bientina.

Visiteremo la Rocca di San Paolino la cui prima costruzione risale all’anno 970.In questo luogo nei secoli si sono combattute aspre lotte tra Pisani, Lucchesi e Fiorentini che nei primi anni del XVI sec. conquistano definitivamente il castello. Avvisteremo la Torre Niccolai del X sec. Detta la "torraccia" e proseguendo arriveremo fino al Convento di Rupecava. Il Convento dei Frati Agostiniani, consacrato nel 1214 fu abitato fino al 1750 dai frati e successivamente da un eremita. L’Eremo disabitato dalla metà del 1800 versa oggi in grave stato di abbandono e degrado. Giunti al Monumento ai Partigiani termineremo il periplo del Monte Maggiore fino ad arrivare alla Torre Centino dove successivamente scenderemo verso Ripafratta.

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