il commento del sedicente "genitore" mi lascia esterefatto: ma come si fa a dire una roba del genere? o si è in malafede, o non si è neppure genitore e non si sa nemmeno cosa sia oggi una scuola, o veramente ci si mette le fette di lardo di colonnata sugli occhi per non vedere la realtà! i Comunei in tutta Italia stanno da alcuni anni svenandosi per garantire un livello decente dell'offerta scolastica, i genitori si autotassano per comprare materiale di prima necessità, molti insegnanti svolgono funzioni e fanno orari aggiuntivi senza neppure percepire la retribuzione, per continuare a "fare scuola" nell'interesse delle nuove generazioni, e tutto questo perchè la Gelmini e il Tremonti, e non questo o quel sindaco, hanno tagliato soldi e personale per la scuola, dopo addirittura aver tolto il nome "pubblica" dal ministero dell'istruzione
e davanti a questi fatti inequivocabili c'è qualcuno che si autodefinisce genitore e fa commenti del genere??? ma dove vive costui??? ma fatemi il piacere: un conto è la diversità di pareri, che va sempre e comunque rispettata, un conto è dire bestialità di questo genere
scusate il tono e lo sfogo, ma è un argomento su cui, come genitore vero di figliolo vero che va alle medie, non riesco a restare sereno

Caro Giancarlo, non avresti potuto iniziare il tuo mandato come Sindaco di Vecchiano in un modo migliore di questo e, come Rappresentante dei Genitori nel Consiglio d'Istituto dell'IC "Settesoldi" di Vecchiano non posso che essertene grato; e tuttavia anche forse nel "peggiore" perché l'Amministrazione inizia assumendosi l'onere di una competenza economica e organizzativa che di cui evidentemente il MIUR non intende più farsi carico.
Mi spiace molto invece che il livello di comprensione delle cose intorno alla Scuola Pubblica nella società civile sia sempre molto approssimativo: al Comune (o, in taluni casi alla Provincia) competono fondamentalmente le strutture, gli edifici ed altre funzioni, ma mai e poi mai l'organizzazione scolastica e la consistenza degli organici da cui dipende la possibile lunghezza del tempo-scuola.
L'Amministrazione - per bocca tua - si era già detta disponibile a tamponare una significativa mancanza di pianta organica, concorrendo - con la liquidazione di un monte orario accessorio - alla composizione di un tempo scuola che risponda correttamente alla pressante domanda territoriale.
Pertanto quanto è nelle possibilità di un Comune - ovvero dare una risposta puntuale ad una necessità sociale diffusa - è già stato previsto: tuttavia se la continuità del tempo scuola può essere mantenuta senza particolari perdite o ammanchi dell'offerta formativa, e/o magari con aggravio di disagi per le famiglie, altrettanto non si può dire per il compimento di un percorso che con l'anno scolastico 2012/2013 avrebbe consolidato in via definitiva il secondo Tempo Pieno dell'Istituto (il primo maturato correttamente è quello di Migliarino).
Purtroppo le ore garantite dal Comune non concorrono in alcun modo a compiere il 4° dei cinque anni di Tempo Pieno a regime e, se da una parte ciò solleva tutti noi dal timore reverenziale che l'instaurando Federalismo Fiscale possa portare in carico ai comuni anche il funzionamento scolastico, dall'altra ci deprime e frustra per un'occasione perduta non soltanto dall'Istituto, ma da un'intera comunità, dalla frazione di Filettole in primis, da quella di Avane che trova nella primaria "Casella" un approdo naturale e per l'offerta scolastica complessiva del Comune.
I Genitori della classe 1° dell'A.S. 2011/2012 comunque non si rassegneranno e condurranno - a fianco del CdI, della Giunta Comunale e di quanti volenterosi intendano sostenere a spada tratta la causa e il primato di una Scuola Pubblica laica, funzionale, accogliente, solidale e in grado di dispensare sapere e cultura a prescindere dall'appartenenza sociale e dalla nazionalità d'origine - una battaglia senza quartiere per preservare il Tempo Pieno di Filettole: i soldi che il Comune sarà costretto a destinare a questa costosa operazione potrebbero essere debitamente impiegati in progetti per tutto l'Istituto e sarà quindi cura di ogni cittadino vecchianese responsabile e dotato di buon senso dare man forte a qualunque mobilitazione nasca sul territorio.

Lo spero prorpio, sarebbe un assurdo ridurre il servizio, a fronte di una richiesta che va sempre più aumentando e rimane insoddisfatta. Come farebbe il comune a giustificare la riduzione dei servizi a fronte di un aumento della popolazione (e delle relative imposte)?
Non si può sempre dar la colpa ai livelli superiori (al governo per capirsi); a volte è vero, ma spesso funziona come alibi.
Comunque buon lavoro al "nuovo" sindaco.