In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.
Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.
Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente.
INTERVENTO
Pensionati attenzione quando chiedete un prestito
E’ venuta al nostro sindacato una pensionata iscritta con noi aveva dei fogli in mano e quasi tremava, si vedeva molto bene che aveva una cosa che la turbava, si siede e nel sedersi cerca dentro di se le parole più giuste per far uscire il suo turbamento.
Potete fare nulla voi, inizia a parlare e porge dei fogli perché io li veda.
Quei fogli dicono che lei ha chiesto un prestito, ad una finanziaria, di quelle convenzionate con l’istituto previdenziale, un prestito di circa 40.000€ rimborsabile pagando un quinto della pensione. Il prestito doveva essere rimborsato in 120 rate di circa 332€ il tasso doveva essere fisso, cosi gli dicono, ma poi ci sono i taeg, isc taeg, teg ed altro e sta di fatto che oggi dopo 24 rate pagate dalle 332 € iniziale è già quasi ai 350 € a rata e ne deve pagare ancora poco meno di cento. Quindi siamo già oltre il quinto della pensione e quanto pagherà alla fine questa pensionata? Il prestito è stato contratto per aiutare la famiglia, ( figli, nipoti) come succede per tanti pensionati e pensionate.
Il prestito non è stato estorto e non parliamo di truffa ma siccome non è il primo caso di persone soprattutto pensionate che si trovano in questa situazione vogliamo porre al centro questa riflessione.
Spesso anche l’INPS o altri enti pubblici fanno pubblicità affinché i pensionati contraggano dei prestiti a condizioni vantaggiose cosi dicono, e questa situazione mette nelle oggettive difficoltà le persone perché, a fronte di difficoltà familiari derivate dalla perdita del posto di lavoro, dal affitto della casa , la pensione considerata un reddito sicuro può far da garante e allora si ricorre a questi strumenti finanziari, siccome la stragrande maggioranza delle pensioni, soprattutto quelle delle donne sono inferiori ai 1000€ si crea un ulteriore impoverimento, poi nel corso del tempo non è mai la cifra fissa che viene prelevata perché ci sono sempre le variabili delle tasse, delle decisioni delle banche centrali, col risultato che alla fine vanno a pagare molto di più di quanto previsto. Con l’ulteriore aggravante che se le pensioni vengono rivalutate in base all’aumento del costo della vita (quest’anno 1,04%) le tasse da pagare sui prestiti sono sempre molto maggiori.
Noi invitiamo tutti ed in particolare i pensionati a fare molta attenzione, e se costretti a contrarre dei prestiti a rivolgersi alle sedi per avere più informazioni, chiediamo in particolare anche alla stessa INPS di non prestarsi a tali campagne pubblicitarie e siccome si vanta di fare tanti servizi, ne predisponga uno, anche cartaceo dove vengono dette con chiarezza tutte le cose e con linguaggio semplice.
Gia i pensionati sono più poveri, che debbano impoverirsi ulteriormente perché il governo non fa il proprio dovere e non ci sono le necessarie garanzie, non va proprio bene,
franco marchetti segr gen spi cgil san giuliano t