Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
VECCHIANO
Un consiglio comunale aperto molto affollato, quello che si è svolto ieri pomeriggio (14 giugno, ndr) a Vecchiano. L’argomento era di forte richiamo per genitori, nonni, parenti ed insegnanti degli alunni della scuola primaria "Casella" di Filettole: il mancato implemento del tempo pieno della scuola che si è vista non concedere l’aumento di una classe, come invece era nell’ordine delle cose, che possa godere di tale servizio. Al Consiglio hanno preso parte molti cittadini ed anche autorità istituzionali locali e provinciali: erano infatti presenti la Dirigente Scolastica di Vecchiano, professoressa Ivana C.K. Savino, l’Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Pisa Miriam Celoni e il Presidente della Conferenza dei Sindaci sull’Educativo, l’Assessore Maria Luisa Chiofalo.
E proprio dalle parole dell’Assessore provinciale Celoni si è potuto apprendere con chiarezza delle drammatiche condizioni in cui si trova la scuola pubblica, a causa dei tagli imposti dal Governo.
"Come Amministrazione Comunale faremo di tutto per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla questione di Filettole", afferma il sindaco Lunardi. "I tagli imposti dal Ministero dell’Economia al settore della pubblica istruzione ci costringono a far fronte ad una situazione inverosimile, in cui ci viene negata la possibilità di incrementare il tempo pieno, secondo la naturale progressione delle classi. Agiremo in ogni sede consentita dall’ordinamento per far sì che la scuola "Casella" ottenga l’incremento del tempo pieno".
Al termine della seduta, il Consiglio Comunale di Vecchiano ha approvato un Ordine del Giorno, di cui si allega il testo integrale. Il documento è stato approvato con 11 voti favorevoli e 5 astenuti: questi ultimi erano i consiglieri di Tradizione e Futuro e di Rinnovamento.