Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
In risposta all’articolo pubblicato sulla Nazione dello scorso mercoledì 15 giugno, intitolato “Geste vede rosso. E dimagrisce” nel quale vengono date solo parziali e sommarie indicazioni in merito ad un’operazione sul capitale della società posta in essere da parte del Comune di San Giuliano Terme si precisa quanto segue. I disavanzi che emergono dai bilanci di GeSTe sono l’espressione caratteristica dei servizi a lei affidati da parte del Comune di San Giuliano Terme; infatti le entrate della nostra azienda sono determinate dall’Amministrazione Comunale che stabilisce le “tariffe” da applicare ai servizi erogati, le quali non rappresentano il reale corrispettivo necessario alla copertura dei costi di gestione, ma la quota di compartecipazione alle spese richiesta alla cittadinanza per l’organizzazione dei servizi conferiti (mensa, trasporti scolastici, impianti sportivi, ecc.).
Si pensi ad esempio al servizio del trasporto scolastico che, per garantire la copertura ad un territorio che per estensione è il secondo della provincia di Pisa su cui sono dislocate 24 scuole, impiega giornalmente 16 scuolabus trasportando complessivamente 600 utenti al giorno, il cui costo di gestione annuo ammonta a circa 650.000 Euro a fronte di introiti per circa 150.000 Euro, con un conseguente deficit di 500.000 Euro. Non è tanto rilevante che si producano delle perdite, ma quanto il costo dei servizi offerti si sia ridotto nel corso degli anni, a seguito dell’affidamento a GeSTe.
La gestione dei servizi in questione costava al Comune oltre 4,7 milioni di euro mentre con l’affidamento a GeSTe attualmente costa circa 3,3 milioni di euro con un risparmio annuo di circa 1,4 milioni di euro. Questo risultato è stato raggiunto mediante una meticolosa analisi e contrazione dei costi oltre ad una migliore organizzazione di tutti i fattori produttivi, raggiunta attraverso una efficace integrazione dei vari settori in cui l’azienda opera, nonostante un organico addetto ai servizi passato da 91 a 76 unità.
Ogni settore conferito è stato oggetto di radicali trasformazioni, come ad esempio il servizio di refezione scolastica il cui deficit, anche grazie alla realizzazione della cucina centralizzata, si è ridotto dai 900.000 Euro della gestione del Comune a 600.000 Euro con l’obiettivo di essere ridotto ulteriormente fino a 400.000 euro con l’entrata a regime della nuova struttura. I deficit prodotti quindi non sono altro che l’espressione economica dei costi di cui la collettività, per il tramite della nostra società, si fa carico per garantire questi servizi di carattere sociale e che, con il bilancio della nostra azienda emergono chiaramente rispetto a quanto già succedeva in passato quando questi oneri erano inglobati nei costi generali del Comune.
Le perdite che sarebbero emerse fin dalla costituzione di GeSTe sono da sempre state note, ed erano esposte già nello studio di fattibilità predisposto dalla AnTos che aveva progettato il percorso di affidamento dei servizi alla nostra società. Il nostro percorso è solo all’inizio, in quanto la nostra azienda ha cominciato ad operare a regime dal 2008, il pareggio di bilancio è l’obiettivo prioritario che ci siamo imposti al fine di ottimizzare le risorse disponibili nel costante tentativo di contenere la spesa pubblica.
Alfio Coli Amministratore Unico di Geste srl