Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ho perso la Luminaria, i fuochi, le regate, ma mi sono riappacificato con il Santo andandolo a vedere quando, finalmente dopo tanto pellegrinare, se ne sta ritornando alla sua Casa.
La processione di San Ranieri è partita, via acqua, dallo Scalo dei canottieri e, con un barcone appositamente allestito per l'urna, le autorità religiose e civili, ha percorso un lungo tratto di Arno per raggiungere lo Scalo dei renaioli e da lì, via terra, percorrendo un lungarno, Ponte di mezzo per poi imboccare Via Curtatone, Piazza dei Cavalieri, Via Santa Maria, arrivare al Duomo e mettere fine ad un lunghissimo itinerario che ha toccato numerose chiese della diocesi pisana.
Vai Nerino, torna nella tua accogliente magica dimora di marmi e ori, dormi tranquillo ora che hai nuovamente sentito odor di Arno, salmastro di Marina (hai sentito lo scirocco?), applausi dei tuoi concittadini, calore nei loro cuori e, come ti fece fare il Sartori: rimettiti le babbucce di broccato e dormi tranquillo.
Ci vediamo fra 363 giorni!
ma è guasi mezzanotte, ma siei arivato?
io 'ntanto rivado a rilegge di 'vando andasti alle Baleari (no 'velle der bagno di Marina), o alle crociate 'ndove si perdeva e la caona fece gridà' ar Riucchi: Cristo è con noi!, ma io son siuro Neri che vell'omaccio urlò: Sa Ranieri è con noartri!
e vinsero!