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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
SAN GIULIANO
Arrivano i bambini Saharawi, iniziative per l'accoglienza

26/6/2011 - 8:28

SAN GIULIANO


ARRIVANO I BAMBINI SAHARAWI. INIZIATIVA PER L'ACCOGLIENZA

Anche quest’anno tornano a San Giuliano Terme i piccoli ambasciatori di pace saharawi.

L’appello del cartello delle associazioni come sempre impegnate nella gestione del soggiorno, della consulta del volontariato e dell’amministrazione sangiulianese,

è quello "di far crescere l’albero dell’amicizia che in questi anni è diventato alto e robusto", al fine di accogliere al meglio il gruppo dei bambini saharawi che soggiornerà sul territorio

dal 3 al 31 luglio. Una piccola ma importante possibilità per lasciare il deserto e i campi profughi che causano loro non pochi problemi di salute.

Un occasione per conoscere bambini della loro età di altri paesi, culture e tradizioni.

Per potere discutere, socializzare e organizzare bene la permanenza di questi bambini, rappresentanti di un popolo che lotta per la propria indipendenza da 36 anni, è stato promosso

"Apericena" a cui è invitata tutta la cittadinanza sensibile a questo tema e volenterosa di dare una mano, un contributo, un gesto di solidarietà. L’iniziativa, con contributo a offerta libera,

si svolgerà presso Ghezzano al Circolo Arci Globo Verde (gc), via provinciale calcesana, 124. L’organizzazione è del comitato di accoglienza e consulta del volontariato di San Giuliano Terme.

Per partecipare comunque all’accoglienza dei bambini saharawi si puà telefonare al 3483530142 o scrivere a zatteracons@tiscalinet.it. Come sempre per i bambini che arriveranno sono previste

visite mediche e tanti momenti di visita, gioco e socializzazione. "Tutto questo – ha voluto sottolineare l’assessora alle politiche sociali Fortunata Dini – grazie all’abnegazione di associazioni,

medici, volontari e altri soggetti anche privati".

"Apericena" sarà possibile grazie alla collaborazione di: Centro Commerciale Naturale San Giuliano Terme, Circolo Arci Globo Verde Ghezzano; Panificio da Sorio Asciano;

La Bottega del Goloso, Colignola; Tabaccheria Becherini, Colignola; Mugnai Due, Mezzana;Terre di Toscana, Mezzana; Mercatopoli, Ghezzano; Pasticceria Zaccagnini, Colignola;

Pizzeria Capodimonte, Colignola; Edicola Baggiani, Colignola; English for me School, San Giuliano Terme; Osteria Pasta e Vino, San Giuliano Terme; Farmacia Mugnaini, Ghezzano.

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18/7/2011 - 22:15

AUTORE:
Yassine

APPELLO DELLA C.M.I

Alle vive coscienze e allo spirito della responsabilità

No allo sfruttamento dei bambini dei campi di Tindouf

La situazione drammatica che vivono i nostri fratelli nei campi di Tindouf in Algeria è conosciuta da tutti e, come per tutti i conflitti, i bambini sono le vittime principali, vista la loro sensibilità.
In questi giorni, arrivano in Italia gruppi di bambini provenienti dai campi, col pretesto di calmare le sofferenze e permettere loro di godere della loro infanzia anche solo per pochi giorni.
Ma, aldilà delle considerazioni e delle volontà degli organizzatori (associazioni e qualche enti locali), il “Polisario”, come al solito, non perde occasione per servirsi delle popolazioni dei campi – quali che siano le loro età e le loro sensibilità – per utilizzarli a fini politici, militari e soprattutto sfruttare le loro sofferenze ed il dramma che vivono per ottenere più aiuti e fondi.
Cosi, il fatto di portare dei bimbi dagli 8 ai 10 anni, in un’operazione che il “Polisario” desidera sia un’operazione politica che mira a difendere le tesi del separatismo e i cui mezzi di persuasione non sono altro che l’innocenza dei bambini, questo non è che un altro modo di usurpare la loro infanzia e il suo utilizzo nella guerra, soltanto che questa volta al posto del kalashnikov c’è lo slogan separatista.
Quindi, ci permettiamo di rivolgersi alle vive coscienze e allo spirito della responsabilità di consigliare i nostri fratelli del “Polisario” di smettere di strumentalizzare i dolori di quelli che sono sotto suo sequestro nei campi di Tindouf per fine di profitti materiali.
E’ da segnalare che gli aiuti umanitari – sempre ben accolti – non fanno, in realtà, che prolungare le sofferenze dei nostri fratelli a Tindouf e creare una popolazione assistita, incapace di progettare il domani, un tipo di società handicappata le cui prossime generazioni non hanno prospettive né futuro.
Se da un lato è apprezzabile l’azione umanitaria a favore di questi bambini, dall’altro lato, è nostro dovere attirare l’attenzione di tutti sullo sfruttamento di questi piccoli per fini politici e la loro strumentalizzazione per i bisogni della propaganda dei separatisti del “Polisario”.
Denunciamo, infine, che il vero e l'unico responsabile della situazione drammatica in cui si trova la popolazione di Tindouf è l’organizzazione separatista il “Polisario” che non sono salvati dal suo crudele sfruttamento nemmeno i bambini.

Sabato 16 Luglio 2011

Rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia