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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
SAN GIULIANO
Arrivano i bambini Saharawi, iniziative per l'accoglienza

26/6/2011 - 8:28

SAN GIULIANO


ARRIVANO I BAMBINI SAHARAWI. INIZIATIVA PER L'ACCOGLIENZA

Anche quest’anno tornano a San Giuliano Terme i piccoli ambasciatori di pace saharawi.

L’appello del cartello delle associazioni come sempre impegnate nella gestione del soggiorno, della consulta del volontariato e dell’amministrazione sangiulianese,

è quello "di far crescere l’albero dell’amicizia che in questi anni è diventato alto e robusto", al fine di accogliere al meglio il gruppo dei bambini saharawi che soggiornerà sul territorio

dal 3 al 31 luglio. Una piccola ma importante possibilità per lasciare il deserto e i campi profughi che causano loro non pochi problemi di salute.

Un occasione per conoscere bambini della loro età di altri paesi, culture e tradizioni.

Per potere discutere, socializzare e organizzare bene la permanenza di questi bambini, rappresentanti di un popolo che lotta per la propria indipendenza da 36 anni, è stato promosso

"Apericena" a cui è invitata tutta la cittadinanza sensibile a questo tema e volenterosa di dare una mano, un contributo, un gesto di solidarietà. L’iniziativa, con contributo a offerta libera,

si svolgerà presso Ghezzano al Circolo Arci Globo Verde (gc), via provinciale calcesana, 124. L’organizzazione è del comitato di accoglienza e consulta del volontariato di San Giuliano Terme.

Per partecipare comunque all’accoglienza dei bambini saharawi si puà telefonare al 3483530142 o scrivere a zatteracons@tiscalinet.it. Come sempre per i bambini che arriveranno sono previste

visite mediche e tanti momenti di visita, gioco e socializzazione. "Tutto questo – ha voluto sottolineare l’assessora alle politiche sociali Fortunata Dini – grazie all’abnegazione di associazioni,

medici, volontari e altri soggetti anche privati".

"Apericena" sarà possibile grazie alla collaborazione di: Centro Commerciale Naturale San Giuliano Terme, Circolo Arci Globo Verde Ghezzano; Panificio da Sorio Asciano;

La Bottega del Goloso, Colignola; Tabaccheria Becherini, Colignola; Mugnai Due, Mezzana;Terre di Toscana, Mezzana; Mercatopoli, Ghezzano; Pasticceria Zaccagnini, Colignola;

Pizzeria Capodimonte, Colignola; Edicola Baggiani, Colignola; English for me School, San Giuliano Terme; Osteria Pasta e Vino, San Giuliano Terme; Farmacia Mugnaini, Ghezzano.

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18/7/2011 - 22:15

AUTORE:
Yassine

APPELLO DELLA C.M.I

Alle vive coscienze e allo spirito della responsabilità

No allo sfruttamento dei bambini dei campi di Tindouf

La situazione drammatica che vivono i nostri fratelli nei campi di Tindouf in Algeria è conosciuta da tutti e, come per tutti i conflitti, i bambini sono le vittime principali, vista la loro sensibilità.
In questi giorni, arrivano in Italia gruppi di bambini provenienti dai campi, col pretesto di calmare le sofferenze e permettere loro di godere della loro infanzia anche solo per pochi giorni.
Ma, aldilà delle considerazioni e delle volontà degli organizzatori (associazioni e qualche enti locali), il “Polisario”, come al solito, non perde occasione per servirsi delle popolazioni dei campi – quali che siano le loro età e le loro sensibilità – per utilizzarli a fini politici, militari e soprattutto sfruttare le loro sofferenze ed il dramma che vivono per ottenere più aiuti e fondi.
Cosi, il fatto di portare dei bimbi dagli 8 ai 10 anni, in un’operazione che il “Polisario” desidera sia un’operazione politica che mira a difendere le tesi del separatismo e i cui mezzi di persuasione non sono altro che l’innocenza dei bambini, questo non è che un altro modo di usurpare la loro infanzia e il suo utilizzo nella guerra, soltanto che questa volta al posto del kalashnikov c’è lo slogan separatista.
Quindi, ci permettiamo di rivolgersi alle vive coscienze e allo spirito della responsabilità di consigliare i nostri fratelli del “Polisario” di smettere di strumentalizzare i dolori di quelli che sono sotto suo sequestro nei campi di Tindouf per fine di profitti materiali.
E’ da segnalare che gli aiuti umanitari – sempre ben accolti – non fanno, in realtà, che prolungare le sofferenze dei nostri fratelli a Tindouf e creare una popolazione assistita, incapace di progettare il domani, un tipo di società handicappata le cui prossime generazioni non hanno prospettive né futuro.
Se da un lato è apprezzabile l’azione umanitaria a favore di questi bambini, dall’altro lato, è nostro dovere attirare l’attenzione di tutti sullo sfruttamento di questi piccoli per fini politici e la loro strumentalizzazione per i bisogni della propaganda dei separatisti del “Polisario”.
Denunciamo, infine, che il vero e l'unico responsabile della situazione drammatica in cui si trova la popolazione di Tindouf è l’organizzazione separatista il “Polisario” che non sono salvati dal suo crudele sfruttamento nemmeno i bambini.

Sabato 16 Luglio 2011

Rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia