SAN GIULIANO

Intervento dei Cobas di San Giuliano sulla situazione di Geste

Facce di bronzo e brame di potere attorno alla Geste

"Il Governo Berlusconi - è scritto in una nota - ha assestato duri colpi ai servizi pubblici, all’occupazione, ha cancellato servizi e posti di lavoro. La presenza di molti amministratori locali nei comitati per la pubblicizzazione dell’acqua dovrebbe portare ad un progetto di reinternalizzazione dei servizi privatizzati, a contrastare la riduzione di personale e processi riorganizzativi che peggiorano le condizioni di lavoro o smembrano le aziende pubbliche per favorire l’ingresso di soci privati.

Non si è fatta attendere la riunione tra I Vertici di una nota e potente cooperativa di servizi, che opera nel territorio di San Giuliano e nella Valle del Serchio (Creditrice nei confronti di Geste per centinaia di mila euro), e l'amministrazione comunale accompagnata dalla direzione Geste.

Ripetendo le stesse parole riportate dai giornali nei giorni scorsi e attribuiti al Sindaco, "il Dado è tratto". Quindi, da parte nostra, ribadiamo assoluta contrarietà alla partecipazione dei privati in Geste.

Il Cobas non vuole limitarsi ad una posizione pregiudiziale, ma chiede che siano reintegrati in Comune i dipendenti già trasferiti (forzatamente e senza il loro consenso) a Geste; dipendenti che hanno manifestato la volontà di tornare alle dipendenze del Comune dando vita ad una squadra di pronto intervento e addetta alle manutenzioni con un sensibile miglioramento di questi servizi.



Si ricorda all'amministrazione Panattoni


 

· che vanno tutelati i lavoratori di Geste e in primis i lavoratori trasferiti di forza,

· che il protocollo di intesa siglato nel 2007 alla costituzione di Geste testimonia che tutte le organizzazioni sindacali purchè contrarie al trasferimento coatto di dipendenti pubblici, hanno voluto porre tutele sulla sicurezza del posto di lavoro, del trattamento economico e delle condizioni di lavoro.

· Che, come già allora temevamo, la costituzione di una azienda costituita da servizi disparati e profondamente diversi tra di loro (pensiamo a servizi sociali che per loro natura non possono garantire profitti come il trasporto scolastico e la mensa) nasceva con troppe pressioni e con un pericoloso intreccio di interessi economici e politici. Che dire dei suggerimenti dati dalla "Lattanzio", ditta specializzata chiamata a valutare la fattibilità della costituzione di una azienda in House, del conteggio errato del costo dei servizi, nonostante la riduzione dei costi e i sacrifici dei lavoratori?

Eloquente è la comunicazione dell'amministrazione comunale di San Giuliano che rassicura le eventuali Imprese private interessate ad investire in Geste, immettendo denaro fresco e entrare dalla porta spalancata nell'affare delle privatizzazioni dei servizi pubblici. Sempre l’Amministrazione Comunale non racconta la verità quando dice che con l’ingresso dei soci privati sarà possibile accrescere gli utili, sorvolando sull’aumento delle tariffe e sulla perdita di controllo sull’azienda (come già è successo con la Geofor dove il socio privato ha fatto il bello e il cattivo tempo disattendendo anche gli impegni sulla raccolta differenziata e sulle maggiori tutele a favore dei lavoratori)

Geste rappresenta una ghiotta occasione affaristica. A nessun potenziale socio privato interessa la qualità del servizio, il contenimento delle tariffe e ancor meno la tutela delle condizioni di lavoro e retributive dei dipendenti. Allora con quale faccia il Sindaco e gli amministratori si sono fatti paladini della pubblicizzazione dell’acqua quando stanno per privatizzare la Geste??

Cobas Comune San Giuliano Terme