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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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TUTTI AR MARE!!

29/6/2011 - 14:26



Naticoidea: mesogasteropodi con conchiglia di piccole dimensioni, rotonda, ovale o a forma di orecchio, con pareti molto spesse, liscia e sempre provvista di ombelico.  Stoma a mezzaluna. Base della columella  ingrossata o callosa. Opercolo corneo o provvisto di uno strato calcareo. Piede  molto grosso che può essere inturgidito con l’immissione di acqua; in questo caso la parte anteriore del piede ricopre il capo. Radula tenioglossa. Perforano le conchiglie dei lamellibranchi e dei gasteropodi creando  un foro rotondo. Vivono sui fondi molli.

(Famiglia Naticidae, 7 generi, 18 specie)


Questa la versione tecnico scientifica dell’animaletto in questione, ma eccone un’altra molto più comprensibile:

 

I Naticidi, che fanno capo principalmente al genere Natica, molto ricco di specie, hanno larga diffusione  e sono comuni anche nel Mediterraneo dove contano una ventina dì forme. Stanno in vicinanza delle coste, a poca profondità, sulla rena e sul fango, predando altri molluschi, specialmente lamellibranchi. Sono abilissimi nel perforare le conchiglie per poi introdurre nel foro la proboscide, e divorare le parti molli  della preda. Essi si riproducono a mezzo di uova che depongono nell’ambiente raccolte in caratteristici nastri gelatinosi. Tra le specie più frequenti  lungo le nostre coste, sono Natica millepunctata, Natica josephina, Natica hebraea.  


La riproduzione avviene da febbraio a giugno, quindi i nostri nastri sono stati spiaggiati freschi freschi e non hanno subito  né calpestio né erosione eolica o dissoluzione da calore.


Ora vi spiego la costruzione del “nido” che non è la vera casa, ma l’insieme delle uova legate da un muco prodotto dall’animale.
Quando esso/essa (dato che sono “manfruiti” direbbe mio padre) è pronto alla deposizione fa perno sul grande piede e comincia a girare (lentissimamente) su se stesso e a legare uova muco (brava Sonia) e sabbia in una striscia che cresce via via in larghezza e in altezza fino a formare un cratere che, e qui viene la meraviglia della Natura, la conchiglia non chiude perché deve uscire dalla casina ooteca che la circonda e quindi si lascia un’apertura (visibile nella foto passata).


Meraviglioso vero?
Poi una mareggiata vanifica l’enorme lavoro, ma la vita va avanti lo stesso e l’amore con essa, vero Anna?


Ora che la storia del granello di sabbia legato è finita, bisogna passare all’abbinamento di qualcosa ad esso legato, e cosa?


Cominciamo dalla canzone: Tutti ar mare che la grandissima Gabriella Ferri scrisse e cantò nel 1973
 
Tutti ar mare,

tutti ar mare

a mostra' le chiappe chiare,

co' li pesci,

in mezzo all'onne,

noi s'annamo a diverti'.

Tutti ar mare,

tutti ar mare

a mostra' le chiappe chiare,

co' li pesci,

in mezzo all'onne,

noi s'annamo a diverti'.


e allora? dove sta la connessione fra conchiglia e chiappe?


Beh, qualcosa avrete già capito dalla foto del giorno e dal nome, ma ecco un aggiornamento:


Il sommo Linneo, colui che ha classificato e data la nominazione binomiale a una miriade di animali e vegetali, chiamò questa conchiglia Natica naticaria perché evidente la sua somiglianza ad una chiappa ed “annesso”!
Ma la sua fantasia morbosa (dava nomi di parti femminili delicate a decine di conchiglie) fu ripresa qualche anno dopo la sua morte da un collega, Ross, che cambiò naticaria con josephinia in onore ad una celeberrima chiappa, quella che il Canova immortalò nella Venere Borghese avendo come modella la sorella di Napoleone, Giuseppina.

Torna tutto ora?


Un ultima curiosità: quella di cambiare nome agli animali è una prassi comune; ogni naturalista vuol lasciare il segno, ma cosa c’incastrava variare la  Natica millepunctata di Linneo, (quella riconoscibile nella foto per i molti puntini) con la nuova Naticarius stercusmuscarum?

 

Fantasia a …culo, o rimanendo in tema,.. del c…o!
 

Fonte: la tavola della foto è la stessa!
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30/6/2011 - 20:29

AUTORE:
granchietti

Ok per i 2 premi da te simpaticamente elargitimi,ma soprattutto grazie tante per questa simpatica,intelligente e colta rubrica che si dice"foto del giorno"e ci regala tante emozioni.Grazie,davvero grazie di cuore.

29/6/2011 - 22:43

AUTORE:
nontidiodinò

caro Ultimo, il tuo penultimo commento delle 9,09 di questa mattina doveva essere al posto dell'ultimo delle 15,08 perchè solo all'ultimo momento hai visto che le conchiglie avevano esalato l'ultimo respiro.
Ciancio alle bande, ti ringrazio e approfitto per ringraziare quelli che hanno giocato con noi e in special modo "granchietti" alla quale va non solo il "Premio del ricordo" (quello se lo è attribuito da sé), ma anche quello della "Curiosità" abbinato all'altro della "Osservazione".
Grazie di cuore e... alla prossima!

29/6/2011 - 15:08

AUTORE:
Ultimo

........ un mi freghi ....... qui c'erano i molluschi. Chiari come le chiappe di una donna al primo giorno di mare. Eunmididino!!!!!