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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SAN GIULIANO TERME
Marchetti SPI-CGIL:Garantire adeguati costi e servizi ai cittadini

30/6/2011 - 9:46

Garantire adeguati costi e servizi ai cittadini
 
IL governo si appresta a varare una manovra economica profondamente iniqua, con la motivazione che il debito pubblico è alto, che siamo davanti ad una crisi, e che quindi diviene indispensabile aggiustare i conti, ma lo fa lasciando inalterati i privilegi e accentuando le difficoltà economiche delle fasce sociali più  deboli.
In una situazione di estrema difficoltà come questa, divengono estremamente importanti anche le scelte che vengono compiute a livello locale.
Come sindacato, dei pensionati in particolare, abbiamo svolto recentemente la contrattazione sociale con tutti i comuni, che aveva al centro la rimodulazione delle tariffe, perché a fronte delle minori entrate, non vi fosse una ulteriore ricaduta sulle fasce sociali più deboli. Per noi era ed è importante il mantenimento dei servizi ed il costo dei cittadini che i lavoratori e pensionati debbono sostenere..
Per queste ragioni, desta in noi una forte preoccupazione questo tipo di discussione che sta avvenendo nel comune di San Giuliano, inerente alla società in house GES.TE. una società che oggi occupa più di 80 persone, quindi una realtà sociale importante e da tutelare.
Pensare all’equilibrio di bilancio di questa società, cosi come è stata concepita e come funziona, significa rimettere in discussione la politica sociale che questo comune da sempre ha attuato, vediamo perché.
Quando i servizi venivano direttamente gestiti dal comune, c’erano le entrate e le uscite, le entrate, sostanzialmente erano date, dagli oneri di urbanizzazione, dai tributi, dalla evasione contributiva da rette scolastiche farmacie, e altre voci, le spese erano date dai costi del personale, dalle attrezzature, ed in particolare dalle refezioni scolastiche trasporti, politica sociale a sostegno del cittadino.
Le entrate di norma erano maggiori, delle uscite e permettevano ai comuni di poter sostenere i costi senza aggravare le tasche dei cittadini, ed il comune di San Giuliano, ha potuto sempre fare una politica, sociale, culturale molto alta che lo ha da sempre qualificato nel territorio.
Poi è stato deciso di costituire la società in House GES.TE. con unico proprietario il comune, ed a questa società sono stati trasferiti tutti i servizi che riguardano il cittadino, refezione, trasporto scolastico, manutenzione del territorio, e le farmacie comunali. Tutte attività escluso l’ultima, che sono servizi diretti al cittadino, e che non possono avere introiti pari ai costi, cioè questa società per come è nata e come è attualmente non può autofinanziarsi, almeno che non si decida di non fare più una politica sociale adeguata, ed il cittadino paga per il costo reale del servizio, anche le fasce sociali più povere; in più, ogni iniziativa che il comune fa, non avendo più servizi tecnici interni, li delega a GESTE, alimentando il debito.
 Ora a questo punto le cose sono due o c’è un vizio d’origine, cioè non dovevano essere esternalizzati da subito tutti quei servizi o almeno non tutti insieme, soprattutto i più sensibili, che riguardano il servizio alla persona, oppure il progetto iniziale che magari doveva prevedere di erogare servizi a un numero maggiore di persone per fare economie cosi dette di scala, non si è realizzato.
In entrambi i casi è giusto prenderne atto, anche se questo dovesse significare tornare alla gestione diretta di alcuni servizi sensibili per il cittadino. Sul futuro della società se cioè debbono entrare i privati o oppure no; siamo d’accordo con quanto espresso dalla funzione pubblica della CGIL.
E siccome deve rimanere una società pubblica, comunque il bilancio di GESTE, non va separato dal Bilancio Comunale, chi lo fa commette un errore.
Noi lo abbiamo detto chiaramente in fase di discussione sulla contrattazione sociale, e lo abbiamo scritto nell’accordo stipulato con l’amministrazione comunale. Quell’accordo non prevede incrementi di tariffe soprattutto  per le fasce sociali più deboli, siano essi pensionati o studenti. Per questo ci preoccupa la discussione attorno a questa società, perché non vorremmo che si creassero le premesse, per rivedere le tariffe dei cittadini; non saremmo d’accordo, le strade sono altre, con sobrietà e senza clamori siamo come sempre e come prevede l’accordo appena sottoscritto, disponibili a tutti i confronti che ci riguardano.
 
Un ultima considerazione; ma è davvero la strada giusta il fatto che le amministrazioni comunali, non abbiano più responsabilità diretta nella erogazione dei servizi, in particolare dei servizi sociali e scolastici, e deleghino il tutto limitandosi all’unico ruolo di programmazione del territorio e gestione solo delle questioni urbanistiche? 
 
Franco Marchetti segr spi-cgil san giuliano

Fonte: Franco Marchetti segr spi-cgil san giuliano
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