Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Lettera aperta
Al presidente della regione Enrico Rossi
Al presidente della provincia Andrea Pieroni
Ai segretari provinciali della CGIL -CISL – UIL
e, p c :Ai quotidiani La Nazione Il Tirreno
Occupazione nella provincia di Pisa
Carissimi signori
La disoccupazione in Toscana ed in particolare nella Provincia di Pisa impera, stante le dichiarazioni del Presidente Rossi, dello stesso Presidente Pieroni, non mi rendo conto, come mai gli stessi ,congiuntamente ai sindacati, non abbiano intrapreso tutte le azioni necessarie affinché IKEA, potesse incominciare ad investire nel nostro territorio.
Ad oggi abbiamo assistito a varie sollecitazioni dirette ad IKEA , da quanto mi è dato di sapere, la stessa non ha risposto in maniera esaustiva, mi permetto di esternar Vi la mie personali opinioni: “ La prima che IKEA oggi, come tutte le aziende ha difficoltà , solo se Vecchiano la sollecita per costruire, ma solo ed esclusivamente nell'OVAIO e non altrove, sarà costretta a dare corso all'investimento presentatoci ormai molti anni fa, se Vecchiano non risponde, IKEA non dirà pubblicamente nulla e quindi abbandonerà la ipotesi di investimento; inutile i tentativi dei Navicelli e della zona industriale di Vecchiano. La seconda , IKEA abbandona Pisa e si installerà a Livorno, penso male se dico che è probabile in terreni di proprietà della cooperazione? Disse qualcuno “ a pensar male qualche volta si ha ragione”
Parimenti mi chiedo e Vi chiedo, quali sono le iniziative politiche e sindacali possibili al fine di convincere da una parte IKEA a non abbandonare l'investimento, da l'altra, Lunardi , a concedere ad IKEA di installare la sua impresa là dove ha identificato il posto migliore per il suo investimento, nonostante non capisca la resistenza di alcuni della attuale maggioranza del comune di Vecchiano, non capisco il perché di questa assurda chiusura, credetemi, nonostante abbia cercato di capire, non trovo tra le motivazioni addotte dai -cosidetti-contrari ad IKEA vere motivazioni , se non pretestuose o di interesse personale.
Chi Vi scrive è sostenitore convinto che ai giovani si debbono dare delle opportunità, mi spiace che una parte del mondo del lavoro e della politica di sinistra, non metta tutto l'impegno necessario alla risoluzione di questa importante questione, se anche questa opportunità viene persa dai Pisani, cosa rimane?
Il cambiamento non può essere solo degli altri,noi dobbiamo cambiare modo di approccio al mondo del lavoro ,affrontare la diversità che viene avanti è segno di maturità civile e politica, certo, sempre attenti agli equilibri che si rendono necessari per tutelare sempre i lavoratori,la iniziativa privata è sempre il regolatore dell'economia.
Nella speranza che questa mia possa trovare un Vostro consenso,Vi saluto cordialmente
Alessandro Ghelardi