Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Martina e l’acqua
La sensazione e la felicità della vittoria ai referendum me le stavo gustando quasi un mese fa alla festa del “Comitato 2 sì per l’acqua bene comune” in Banchi a Pisa. Dopo il discorso di Monica Moretto, ho applaudito e mi sono unito al coro MO-NI-CA! MO-NI-CA! per ringraziare questa donna che è la portavoce del Comitato Acqua Bene Comune che ci ha trascinato in questa vittoria straordinaria. Camminavo tra le persone, ogni tanto mi fermavo a parlare con qualcuno di loro, soprattutto donne e ragazze come Daniela, Gioietta, Lucia, Tiziana, Teresa e altre che hanno lavorato nel Comitato, quando all’improvviso mi ha abbracciato una ragazza, Martina Battaglia, che conosco da una decina di anni e so quanto affetto e quanto rispetto sappia guadagnarsi con la sua coerenza e ritrosia, con la sua brillante tesi di laurea sui diversi modelli di gestione del servizio idrico e con l’intelligenza e la dedizione che mette nell’azione.
Desidero dirlo anche a voi: in quel momento sono stato preso da una forte emozione politica. Sapevo che, per la prima volta dopo un ventennio, avevamo sconfitto le politiche liberiste globali di sfruttamento dei beni comuni, a partire dall’acqua che tutto fa vivere. E sapevo anche che per la seconda volta avevamo fermato il nucleare, dopo più di vent’anni dal primo referendum. Ma l’emozione dell’abbraccio di Martina mi ha restituito la profondità, la gioia e la felicità di un lungo lavoro cominciato molti anni prima quando, a San Giuliano, costituimmo il comitato per la raccolta di firme sulla legge di iniziativa popolare di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, oggi centrale per dare attuazione alla volontà popolare che si è espressa nel referendum (in allegato il testo della legge e il diario della campagna sul territorio). Ho ripensato al nostro attivismo di allora che poi si è riversato nell’attivismo diffuso di tanti ragazzi e tante ragazze che hanno dato vita ad un’azione collettiva senza la guida di un leader politico riconosciuto, una coalizione sociale contro le oligarchie e la personalizzazione eccessiva della politica.
Dall’analisi del voto referendario emergono almeno due dati emblematici: primo, che del 57% di chi si è recato a votare il 64% è formato giovani della fascia d’età che va da 18 a 30 anni; secondo, che il 54% di chi ha votato l’ha fatto perché riteneva che si trattasse di temi che riguardavano il futuro e non di appartenenza partitica. Se penso al referendum sul divorzio mi viene in mente Pannella; ma se penso a quello dell’acqua non mi viene in mente nessun leader, anzi penso a un leader collettivo, a un movimento di massa con tante anime che hanno saputo stare insieme e anticipare i bisogni dei cittadini.
Penso anche che il risultato referendario e quello delle amministrative abbiano premiato una cultura politica nuova sotto molti aspetti, ma voglio soffermarmi soltanto su due di questi. Innanzitutto, è stato posto un argine al degrado del linguaggio, tanto per intenderci quello trito e greve basato su termini ed espressioni come “zingheri, culattoni, föra da i ball” e altri insulti. Non si può discutere con chi usa un simile linguaggio. Ha vinto chi ha utilizzato una forza culturale basata su una prosa argomentata, pacata, ironica e ha saputo spiegare una nuova idea dei beni comuni. E poi è stata sconfitta l’informazione unidirezionale della televisione e dei telegiornali a senso unico e ha vinto quella orizzontale dei nuovi social network unita al lavoro antico dei banchetti, dei volantinaggi, dei megafoni e degli altoparlanti per i comizi volanti come è stato fatto nei paesi a San Giuliano.
Per ora abbiamo fermato la privatizzazione dell’acqua e scongiurato il nucleare grazie a questa spinta di ragazzi e ragazze. Era successo anche a molti di noi non più giovani quando ci impegnammo contro il nucleare (in allegato un articolo contro il nucleare di 25 anni fa scritto con Gabriele Santoni). Era il 1986, l’anno in cui nasceva Martina. Non è poco per delle persone comuni.
Post scriptum
Guardate com’è bellino De Gregori col cappello di paglia: