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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Te lo dicevo io!!!

14/7/2011 - 7:09


 
 

Negli anni Sessanta in Italia finisce il periodo del "dopoguerra".

La televisione entra progressivamente in ogni casa, l'automobile non è più un lusso per pochi, i "giovani" si trasformano per la prima volta in una categoria di consumatori, specialmente di musica. E le vacanze, che una volta esistevano solo per l'alta borghesia, pian piano cominciano a diventare vacanze di massa.

Con le vacanze nasce la musica da spiaggia, canzoni che accompagnano la stagione estiva, i balli della sera, l'amore dei mesi “caldi”. 
 
Chissà... forse gli italiani, un popolo di tradizione contadina, abituati ad avere la pelle bruciata dal sole dopo ore e ore di lavoro nei campi, per la prima volta nella loro storia si ritrovano a cercare l'abbronzatura sulle spiagge e quasi non riescono a crederci!

 

Dopo il successo di Abbronzatissima del 1963, di Edoardo Vianello, il ritornello sull'abbronzatura è sempre più di moda e nel 1964 ecco il grande successo di "Sei diventata nera" dei Los Marcellos Ferial.

I Los Marcellos Ferial erano un gruppo italianissimo, ma il nome spagnolo dava un fascino esotico particolarmente adatto a chi era alla ricerca di successo "estivo".

Ancora oggi lo spagnolo (e il ritmo latino-americano certo) suona particolarmente adatto alla "canzone da spiaggia" (vedi i Righeira con la canzone ultima inserita). 


Sei  diventata nera nera nera

sei diventata nera come il carbon

sei diventata nera nera nera

sei diventata nera come il carbon

distesa ogni giornotra il mare e la sabbia

dal sole che scotta ti lasci bruciar

sul naso e sulle spalle sei pelata che matta

hai forse deciso di farmi dispetto

di giorno ti vedo di sera però

purtroppo se non c'è la luna piena

non ti distinguo perché

sei diventata nera nera nera

sei diventata nera come il carbon

il sole d'agosto ti ha dato alla testa

consumi ogni giorno tre litri di spray

hai l'aria di una mummia imbalsamata,

che matta

con gli occhi socchiusitu pensi soltanto

a quando gli amici rimasti in città

tornando dalla tua villeggiatura

diranno tutti che tu

sei diventata nera nera nera

sei diventata nera come il carbon

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14/7/2011 - 15:04

AUTORE:
Sonia

Il tizzone semicarbonizzato abbandonato sulla sabbia mi ha ricordato le feste con gli amici che cantano accompagnati dalla chitarra seduti intorno al fuoco acceso sulla spiaggia. Complice il buio delle brevi e calde notti estive.
Mi è capitato in questo giorni, vagabondando di mattina molto presto a Marina, di vedere gruppetti di ragazzi nei sacchi a pelo ancora addormentati sull'arenile dove hanno bivaccato.
Confesso di averli guardati con una puntina di invidia perché quello è stato il sogno proibito della mia adolescenza.

Sogno mai realizzato ma neanche chiesto perché non mi sarebbe stato mai concesso dai miei genitori.
Quando avrei potuto esaudirlo, ho pensato all'umidità e alla sicurezza, così la paura ha fatto il resto.

Forse mi sono comportata come "La volpe con l'uva" nella famosa favola di Esopo.
E' proprio vero che se perdi il treno, puoi prendere subito il successivo...ma arrivi sempre in ritardo!