Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
SAN GIULIANO
«Attendiamo un incontro ufficiale con la direzione di Carrefour, dopo quello già avuto con le rsu. Vogliamo capire meglio come si è arrivati ad una decisione così pesante, che prevede per il punto vendita di San Giuliano un esubero del 20% dell’intero personale».
Sono il sindaco termale Paolo Panattoni e l’assessore alle attività produttive Yuri Sbrana a sollecitare un confronto con Carrefour dopo l’avvio nei giorni scorsi della procedura di licenziamento collettivo.La multinazionale francese ha comunicato che nei quattro punti vendita toscani (Massa, Lucca, Prato e appunto San Giuliano) ci sono 72 esuberi.
«Ci pare strano - continua il sindaco Panattoni - che oltre la metà di questi esuberi sia nel solo punto vendita termale. Anche perché ci risulta che gli incassi non siano tali da arrivare ad un simile taglio. Solo una lieve diminuzione delle vendite, ma bilanci sempre in attivo».
E proprio su questo punto insisteranno Panattoni e Sbrana. «Chiederemo a Carrefour - conclude il sindaco - di mettere le carte in tavola. Illustrando la reale situazione del punto vendita di San Giuliano. Ed eventualmente stabilire un percorso comune e condiviso che tuteli i lavoratori».Intanto la direzione di Carrefour sta pensando anche al ricorso alla cassa integrazione straordinaria; inoltre ha messo in programma l’installazione di otto casse automatiche che sostituirebbero le 24 cassiere part-time nel punto vendita di San Giuliano.