Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
sono le mie parole
d'amore per te.
Io non ti ho saputo amare,
non ti ho saputo dare
quel che volevi da me.
Ogni parola... che ci diciamo
è stata detta mille volte,
ogni attimo... che noi viviamo
è stato vissuto mille volte.
Sassi che il mare... ha consumato,
sono le mie parole
d'amore... per te. . . . . . .
Sassi che il mare... ha consumato,
sono le mie parole
d'amore... per te.
Cosa potevo pensare su una spiaggia sassosa di quest'isola che gli antichi chiamavano Aethalia - la fumosa- per i fumi che salivano al cielo dai forni fusori del ferro, ma che ora vede solamente quello che esce dallo scappamento delle migliaia di auto e dai fumaioli dei traghetti?
Ritorniamo al 1960, almeno, e ascoltiamo Gino Paoli ancora una volta.