Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La canzone di oggi è di conseguenza un inno all’amore perduto o meno non importa, al mare e, come il mare raffigurato, cantata con una voce calma ma possente e dolce come quello che è effettivamente il mare calmo della sera.
Non so cosa sia la fedeltà,
la ragione del mio canto
che resistere non può
ad un così dolce pianto
che mutò l’amore mio.
E se anche il sorgere del sole
ci trovasse ancora insieme,
per favore dimmi no,
rende stupidi anche i saggi l’amore,
amore mio.
Se dentro l’anima tu fossi musica,
se il sole fosse dentro te,
se fossi veramente dentro l’anima mia,
allora sì che udir potrei nel mio silenzio
il mare calmo della sera.
Però quell’immagine di te
così persa nei miei occhi
mi portò la verità,
ama quello che non ha l’amore,
amore mio.
Se dentro l’anima tu fossi musica,
se il sole fosse dentro te,
se fossi veramente dentro l’anima mia,
allora sì che udir potrei
il mare calmo della sera,
nel mio silenzio
il mare calmo della sera.