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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Una buona domanda, una dichiarazione cretina, un bel programma e un paese straordinario

31/7/2011 - 10:48

Una buona domanda, anzi due e un bel gesto, anzi due

 

Il Presidente della Repubblica, in forma di domanda, ha saputo esprimere il comune sentire:

 

“La politica appare debole e divisa, incapace di produrre scelte coraggiose coerenti e condivise. Quelle che servirebbero di fronte alla gravità dei problemi e delle sfide che ci incalzano. Non dovremmo tutti essere capaci di un simile scatto, di una simile svolta non fosse altro per istinto di sopravvivenza nazionale?”.

 

Giorgio Napolitano dà subito il buon esempio: restituisce 15 milioni, taglia le spese del Quirinale e blocca gli scatti di stipendio in appannaggio alla presidenza della Repubblica per un risparmio complessivo di 56 milioni di euro.

 

Ieri sera ero alla festa democratica di Bosa per un dibattito su identità e culture con Renato Soru. C’era gente e ascoltavamo in silenzio l’intervento di Soru. Ero seduto accanto a un signore con sua moglie che a un certo punto ha urlato: “Abbassatevi gli stipendi!”.

Cioè la gente dice: perché un deputato deve vivere con quindicimila euro al mese e avere tanti vantaggi come le pensioni facili mentre la maggior parte dei mortali vive con stipendi e pensioni molto più piccoli?

È una domanda saggia, una giusta richiesta di equità sociale. Sentite come ha risposto Soru. Più o meno ha detto: ci abbiamo provato tante volte a ridurre i costi della politica, non ci siamo riusciti perché siamo tanti ed è difficile mettersi d’accordo. Ora questa scelta non si può più rinviare, da lunedì ognuno fa come vuole e comincia da se stesso.

 

Il senso comune riscopre l’egualitarismo e si sviluppa una critica contro la ricchezza e i privilegi indirizzata soprattutto al mondo politico. Ma anche dei giornalisti, dei conduttori tv e dei superstipendi dei manager del mondo economico. Avanti i prossimi, dunque… In attesa di una riforma del sistema che riduca i costi della costosissima macchina della politica, ponga in primo piano la necessità di attenuare le disuguaglianze sociali e riscopra l’attualità di una parola antica e moderna: uguaglianza.

 

Una dichiarazione cretina

 

Non ho trovato niente di più cretino della dichiarazione di Mario Borghezio, europarlamentare leghista che, a proposito della strage di Oslo, ha definito “buone e in qualche caso ottime” le idee del pluriomicida Breivik. Quando Borghezio dice: “Le posizioni di Breivik collimano con quelle dei movimenti che in Europa ormai ovunque vincono le elezioni” si arriva al tragico, però ha terribilmente ragione. Per questo Borghezio non è stato espulso dalla Lega, ma si è fatta strada l’idea di sconfessare Borghezio per le sue cretinate. Col passare del tempo qualche parte del corpo si affloscia, solo la testa rimane dura. 

 

Un bel programma

 

Ho partecipato con angoscia alla terribile tragedia della Norvegia che ha colpito molti dei sui figli e figlie radunati sull’isola di Utoya. Ho avuto uno studente norvegese, Oliver, che proprio quest’anno ha organizzato una vacanza nel suo paese con i suoi compagni di classe. Ho pensato a lui in questi giorni. Oliver veniva a scuola in bicicletta, tutti i giorni di sole, vento o acqua; quando pioveva indossava una buffa e pratica mantella, ma sempre con il caschetto in testa. Ho letto che anche il primo ministro Jens Stoltenberg è solito attraversare Oslo e andare su un’altura ricoperta di foreste in bicicletta, seguito con discrezione da due guardie del corpo in bicicletta e col caschetto. Il primo ministro norvegese, con senso di sicurezza e fiducia, ha detto:

 

“Non ci lasceremo intimidire o minacciare, rivedremo le nostre misure di sicurezza, ma saremo ancora più aperti e democratici”.

 

Che bel programma! Un tempo l’avrei scritto su un cartello o addirittura in terra, ora ho il privilegio di scriverlo qui: Siamo tutti norvegesi.

 

Un’isola straordinaria

 

Un uomo sonnecchia davanti ala finestra che si affaccia sul mare. L’uomo fa il gesto di scacciare una mosca che disturba il suo riposo. Dorme e sogna un cancello piccolo che si apre sulle falesie. L’uomo nel sogno vive l’emozione di un passaggio, sente il desiderio di attraversare quel cancello, andare in riva al mare e salpare in direzione di un’isola segreta. Finalmente si imbarca e naviga in mare aperto…

Questa rubrica, anzi il suo autore è approdato sull’Isola della Letteratura e ci resterà per tutto agosto. Riprendo fiato fino a settembre o forse di più. Chissà... Buone letture!

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6/8/2011 - 12:29

AUTORE:
Alessandra Longo

Dal suo quartier generale di Nizza, l´onorevole Mario Borghezio, non contento di aver compreso il "contesto" che ha portato alla mattanza norvegese, fa sua la linea adottata dall´attuale governo ungherese di Viktor Orbàn, noto per i suoi tratti illiberali.

L´europarlamentare propone di «processare, come in Ungheria, i politici responsabili del debito pubblico». Tutti quelli che hanno contribuito allo «splafonamento» vanno «debitamente sanzionati».

Come? Se non passati per le armi, forse condotti in catene in qualche stazione padana di tortura. «Valga per tutti - esorta Borghezio - la legge giusta e severa (non a caso padana) del "chi sbaglia paga"». Per evitare smentite, si precisa che «la dichiarazione viene rilasciata a titolo personale».

(Da La Repubblica, 6-8-2011)

2/8/2011 - 10:39

AUTORE:
alé

eh il fotomontaggioè di sandro, chee ci ha trascinato tutti a putzu... grazie sandro!

1/8/2011 - 22:38

AUTORE:
beatrice

....mitica la foto....ma i pisani naviga naviga sono approdati a putzu idu???