Oggi non farò contenti coloro che leggevano/ascoltavano le canzoni dell'estate, ma non mi allontano molto dal tema amore-mare. 

Non vi scervellate  a cercare la traduzione del titolo di oggi, ve lo dico io.

Sono  parole arabe, lingua tanto dolce quanto ostico l'apprendimento, che significano: buonasera di luce, quello che ogni sera diciamo al Sole che tramonta e che ci saluta a sua volta con una miriade di modi sempre diversi ma sempre comprensibili.

Ora parto da una stupidella filastrocchina estemporanea (da ritiro in bagno), per arrivare a...(vediamo...)

Mare mare mare mare. 
Cala il sole e cresce amore
che fa batter forte il còre
(l’altra rima è con dolore)
e lo faccia a tutte l’ore
per le bionde oppur le more
perché è dono del Signore
che da Vecchiano a Singapore
meglio cura che il dottore
con pasticche di crimore
o fumacchi di vapore
come fa il lavoratore
se le  viti va a ramare
mentre in acqua va a remare
un giovinetto pescatore
che prega  prega San Gennare
e canta canta: guarda o mare

Mare mare mare mare

quant’è bello chisto...omare! 

 ... e sapete perché?... e sapete perché?

Perché lui si chiama Omar, napolenatizzato in Omare, come diceva il mitico Totò alla mitica regina di Atlantide.

da L'Unità 7 dicembre 1950:

"Totò sceicco, ultima fatica di Totò e del regista Mattòli, è un film divertente. Soprattutto, al contrario delle pellicole più recenti interpretate da questo attore, si tratta di un film e non di un semplice pretesto per dar modo a Totò di esibirsi durante due ore di spettacolo. E'inutile d'altra parte raccontare la trama o citare le "gags" più divertenti; basti dire che il film riesce a far ridere durante tutta la sua proiezione e che spesso riceve applausi dal pubblico. Totò non ha ancora raggiunto il massimo delle sue capacità, ma ha mostrato che può fare di più e che forse ha trovato la sua strada. Contrariamente al solito, bravi tutti gli altri.”  

Agosto, troppo caldo, fa male al cervello!