Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La notte tra il 18 e il 19 agosto 1991 i carri armati entrano a Mosca, il presidente Mikhail Gorbaciov viene destituito e “trattenuto“ a Foros in Crimea fino al 21 agosto. La banda dei golpisti aveva proclamato lo stato d’assedio, reintrodotto la censura, chiuso i giornali della glasnost. Un colpo di stato contro cui la società resistette grazie alla libertà appena conquistata.
Ho appena finito di leggere l‘ultimo libro di Susanne Scholl e ho avuto la fortuna di incontrarla. In questo reportage Susanne Scholl accenna al tentato golpe del 1991 nel capitolo intitolato Svetlana, l’interprete. I suoi ultimi due libri sono Ragazze della guerra (Voland, 2009) e Russia senz’anima? (Zandonai, 2011). Con Susanne Scholl, nata a Vienna, giornalista e scrittrice austriaca, scambio due parole via mail sui tragici giorni del golpe che sonvolse l’Urss nell‘agosto del 1991. Vent’anni fa Gorbaciov, ex segretario del Pcus, era in vacanza nella sua dacia in Crimea dove restò con la sua famiglia isolato dal mondo. Ricordo la fotografia di Gorbaciov al suo arrivo a Mosca, mentre scende la scalinata dell’aereo alle due di notte con Raissa e la piccola Ksenja avvolta nella coperta l’ex segretario del Pcus sembra uno straniero in patria. Dice Gorbaciov a proposito del suo rientro all’aereoporto di Belbek dopo il fallimento del golpe: “Non so dirvi quello che provai, un misto di sentimenti si affollavano dentro di me. Mi sentivo un altro uomo, in un altro Paese. Mi ci vollero giorni per ricotruire il quadro degli avvenimenti…“.
Susanne Scholl gira molto per lavoro. Quando vuol farsi una vacanza si ferma in Sardegna, dove l’ho conosciuta. Sempre pronta però a partire, come successe due anni fa quando Barak Obama andò in visita a Mosca. Io la guardai ammirato mentre abbandonava la compagnia e la spiaggia e partiva velocemente per uno dei suoi ultimi servizi alla Tv prima di andare in pensione.
Quanto hai vissuto a Mosca?
“Nell´estate del 1989 fui inviata come corrispondente della Tv e radio austriaca, Orf, a Bonn, allora sede del governo tedesco occidentale. Poche settimane dopo il mio arrivo iniziarono quegli avvenimenti, che portarono alla fine della Germania orientale ed alla riunificazione delle due Germanie. Nel luglio 1991da Bonn fui trasferita a Mosca. I miei gemelli allora avevano 7 anni. Sono rimasta per quasi vent´anni corrispondente della Tv e radio austriaca a Mosca. Ho scritto e publicato vari libri sulla Russia. Dal 2009 vivo di nuovo a Vienna dove lavoro come giornalista indipendente e scrivo libri“.
Dov’eri quel 18 agosto 1991? Come seguisti gli eventi?
"Nel pomerigio del 18 Agosto 1991 presi l'aereo per Vienna. Avevo lasciato i miei figli dalla loro nonna per mettere a posto la nostra nuova casa a Mosca. Il giorno dopo dovevamo partire per la Tunisia. La mattina del 19 Agosto fui svegliata da mia madre con una piccola radio in mano: C`è stato un colpo di stato contro Gorbaciov, mi disse. Feci valigie al volo e, con i miei figli, presi il primo aereo per Mosca. Vedemmo subito i carri armati che avanzavano lentamente in fila tra il traffico, un‘immagine surreale, e nel taxi che ci portò in città sentii le lunghe e noiose dichiarazioni dei golpisti, in Tv e alla radio davano Il lago dei cigni e musica di Ciaikovsij. I miei colleghi nell‘ufficio di Mosca si misero a ridere, quando arrivai, ero partita da Mosca il giorno prima e li avevo appena salutati. Davanti alla casa, in cui vivevamo a Mosca c‘era un carro armato. Rimasi fino a molto tardi in ufficio, le linee internazionali non erano ancora state tagliate, funzionavano ancora e seguii gli eventi via Tv, radio, agenzie di stampa e soprattutto attraverso le lunghe telefonate angosciate con i miei amici russi. Quando tornai a casa non riuscivo a prendere sonno. Mi aggiravo per la casa e mi chiedevo come questa cosa sarebbe andare a finire".
Perché la data del 19 agosto 2011 è destinata a rimanere nei libri di storia?
"Il 19 Agosto 1991 ha segnato la fine di un‘epoca. Con il tentativo di colpo di stato si diede inizio alla fine dell´Unione sovietica. In realtà questa data segna la fine dell´Europa post-seconda guerra mondiale. In un primo momento si pensava, che segnasse anche la fine della guerra fredda e forse per un certo periodo è anche stato così".
Il fallimento del golpe di agosto aprì uno spiraglio di luce.
"In quei giorni di agosto del 1991 eravamo tutti euforici e pensavamo, che sarebbe comminciata una nuova era migliore. Pensavamo, che il pensiero umanistico, liberale, democratico avrebbe preso il sopravento in tutto il mondo. Eravamo ingenui e volevamo credere in questo nuovo mondo migliore. Purtroppo ci siamo sbagliati e ogni anno che passa questa speranza diventa sempre più tenue".
Ovidio Della Croce
18 agosto 2011