Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
SAN GIULIANO. Un gruppo di sacerdoti della diocesi di Pisa interviene sul caso dei nomadi che, dopo essere stati sgomberati da Cisanello, si sono accampati nei pressi di Colignola. I sacerdoti propongono agli amministratori locali l’apertura di un tavolo di confronto aperto all’associazionismo, al volontariato e alle comunità parrocchiali per valutare ipotesi di sistemazioni provvisorie, ma non precarie.
Il gruppo di sacerdoti, intervenuto con una lettera aperta agli amministratori comunali e anche alla cittadinanza, è formato da don Luigi Gabbriellini, don Agostino Rota Martir, don Antonio Cecconi, don Vio Romeo, don Roberto Filippini e don Sergio Prodi, nipote dell’ex presidente del consiglio, Romano Prodi.
«Non ritengo giusto - afferma don Sergio Prodi - vedere sgomberare famiglie con donne e bambini senza un’alternativa, non è rispettoso della dignità, tutti hanno diritto al cibo e a un tetto».Il gruppo avanza una proposta condivisa «senza voler per questo - si legge - esprimere il pensiero di tutta la Chiesa di Pisa».