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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA- Provincia
Andrea Pieroni:“Abolire le Province. La via più semplice e populista

8/9/2011 - 20:12

 “Abolire le Province. La via più semplice e populista, mentre vengono
‘rimossi’ i temi del dimezzamento dei parlamentari e della riduzione delle indennità.
Una strada che non porterà diminuzioni di costi a beneficio dei cittadini”
 
Alla fine un governo senza arte né parte, che scrive una manovra sotto dettatura della Bce e della autorità finanziarie europee, incapace di assumere decisioni per il rilancio del Paese, ha optato per la via più semplice, demagogica e populista. Sceglie di abolire le Province, rinunciando a metter mano a un riordinamento organico delle istituzioni.E’ vergognoso che i temi del dimezzamento del numero dei parlamentari, della riduzione delle indennità e della riforma del bicameralismo siano rimasti nella penna dell’esecutivo; mentre le Province sono l’agnello sacrificale, il capro espiatorio.
Siamo disposti, lo diciamo da tempo e lo abbiamo detto anche al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a lavorare per una decisa semplificazione del quadro istituzionale, diminuendo drasticamente il numero delle Province. Abbiamo però detto più volte anche che molto altro c’è da fare – senza scomodare la Costituzione – per rendere efficiente la macchina pubblica e abbassare i costi della politica.
Il Ddl emanato dal governo è da valutare in profondità, ma la scelta che emerge, di ridurre le Province ad associazioni intercomunali, è una soluzione già vista in Toscana e chiusa da tempo. Riproporla significherebbe il perdurare di una struttura burocratica senza la guida politica: quello di cui né i cittadini, né le imprese, né la società sentono il bisogno. Perché in una tale prospettiva non ci sarà diminuzione di costi, per cui la gente non vedrà benefici sotto il profilo fiscale; e si aggiungeranno macro-unioni di Comuni alle unioni di Comuni già esistenti.
Credo allora ci sia da fare ancora un bel po’ di lavoro, se non vogliamo buttare a mare – anche come centrosinistra – quanto maturato in questi 20 anni di percorso virtuoso di decentramento amministrativo, disegnato con le leggi Bassanini, con la riforma del Titolo V della Costituzione e con l’avvio del cammino federalista.

 

Andrea Pieroni
presidente della Provincia di Pisa

Fonte: Andrea Pieroni - Presidente della Provincia di Pisa
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11/9/2011 - 11:58

AUTORE:
Ilario

La spesa per gli stipendi, attualmente ammonta nelle province a 2 miliardi 300 milioni.
Le voci di spesa più rilevanti per le funzioni oggi svolte dalle amministrazioni provinciali: per viabilità e trasporti se ne vanno un miliardo 451 milioni di euro, per l'ambiente 3 miliardi 328 milioni, per le scuole 2 miliardi 234 milioni.
Alla provincia spettano funzioni amministrative: difesa del suolo; tutela e valorizzazione dei beni culturali; protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali; caccia e pesca nelle acque interne; smaltimento rifiuti e scarichi delle acque e delle emissioni; servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica attribuiti dalla legislazione statale e regionale; compiti connessi all'istruzione secondaria di secondo grado e alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; raccolta, elaborazione dati, assistenza tecnico amministrativa agli Enti locali.
Questi compiti verranno assunti dalle regioni che potrebbero essere costrette a farlo creando enti e agenzie territoriali previste dal disegno di legge.
Comunque la soppressione delle provincie era programmata già da tempo e questa é stata l'occasione per farlo.
Molte delle competenze delle province appartengono anche ad altri enti locali e quelle aggiuntive possono essere attribuite ai comuni e alle regioni, io preferirei ai comuni poiché essendo l'organo più vicino al cittadino, ne conosce meglio i bisogni e può rispondere in modo più adeguato alle problematiche del territorio che rappresenta, anche perché spesso si creano conflitti di competenza soprattutto fra province e comuni, che sfociano in una paralisi di alcune attività, in questo modo non ci sarebbero giustificazioni.

8/9/2011 - 23:54

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino cittadino come tantii

Il tema dell'abolizione delle province ormai è sulla bocca di tutti e tutti o quasi ci siamo convinti che questo sia il modo per risolvere i problemi economici del nostro Paese.Vorrei allora proporre al dibattito pubblico alcune domande che a parer mio sembrano doverose e avere, ove ci fossero, altrettante risposte. Quanti,me compreso,sanno quanto costano le province alla collettività,in questo caso quella di Pisa?
Quali sono i servizi erogati ai cittadini quotidianamente?E quali i costi in termini reali e di gestione?Ecco, domande così se ne possono fare tantissime e anche più interessanti ma, il punto secondo me è un altro:una volta abolito questo ente chi si farà carico di tutto quello che c'è da gestire.I vari comuni?La regione?O forse lo stato? Qualche RIFORMISTA dirà che ci penseranno i privati... in nome del mercato magari.Il Governo centrale vuole abolirle, l'opposizione non sa che dire al riguardo (a parte i diretti interessati ovvio)e i cittadini vanno al rimorchio secondo convenienza.Io sinceramente non so se la provincia sia un carrozzone mangia soldi ma credo che prima di abolirla,soprattutto per decreto,si dovrebbe indicare cosa ci aspetta dopo.Dover andare a Firenze per fare cose che si potevano fare a Pisa non mi sembrano grandi conquiste...
Saluti a tutto il mondo

8/9/2011 - 23:46

AUTORE:
Solent

Non capisco e non credo di essere l'unico, sintetizzo: spariscono le province, bene, le funzioni vengono accorpate a livello regionale quindi il personale rimane diminuiscono eventualmente i quadri dirigenti e questo potrebbe essere un bene.
Si paventa la nascita di un altro ente non ho ancora capito se assimilabile a area vasta, o area metropolitana o .. Allora i quadri dirigenti vengono ricollocati e naturalmente pagati compresa la struttura di supporto. Ma allora non era meglio sanare e/o ottimizzare l'esistente??
A Pieroni vorrei dire che se vedo giusto deve stare tranquillo in quanto il cimitero degli elefanti continuerà a esistere, come al solito mantenuto dai cittadini che chiaccherano tanto ma poi hanno dimenticato l'uso salutare della FORCINA naturalmente di plastica.

8/9/2011 - 21:52

AUTORE:
Cittadino come pochi

Quando si dice salvarsi il sedere. Il presidente della provincia ci dice che abolire le province è populista, pari pari Berlusconi quando rete 4 doveva andare sul satellite, come minimo conflitto di interessi.
I cittadini non sono pecore e non esistono leggi populiste, esistono leggi che piacerebbe vedere approvate e basta.