Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Sono in giardino e osservo lo stato delle mie piante, constatando che non ho il pollice verde, ma soprattutto che non dedico che ritagli di tempo alla cura delle piante. Nonostante questo ce n'è una che misi qualche anno fa, che da piccolo arbusto è diventata anno dopo anno forte e potente, è cresciuta e si è presa sempre più spazio. E' infestante, è dominante rispetto allo spazio, alle altre piante e perfino al muretto di cinta.
La dominanza, ecco un pensiero che prende gambe, comincio a guardarmi intorno, e a rimuginare...ma quanti esempi ci sono?
I gabbiani sono diventati dominanti nelle città, difendono i loro territori aspramente, certi cani sono dominanti, alcuni geni , caratteri e specie animali sono dominanti e anche alcune nostre caratteristiche lo sono diventate.
La natura domina le nostre conoscenze scientifiche sull'ambiente e su di noi, una parte del nostro emisfero domina sull'altra, il telefonino domina nei mezzi di comunicazione e a sua volta è dominato da facebook, i blog sui diari, i litigi spettacolari in tv sulle chiaccherate pacifiche, la cocacola sulla pepsicola, le braz e le winx sulle barbie, le telenovelas sui fotoromanzi, le tv sui media e spesso sulle nostre capacità di pensare, l'auto sulla bicicletta o sul pedone, la mano destra sulla sinistra, la mail sulla lettera, il mercato sulla politica, i soldi sull'onestà, i bisogni sui desideri, le tentazioni sulle resistenze, la resistenza sul cambiamento, le sigarette sulla necessità di smettere, i bianchi sui neri, i bianchi europei su tutti gli altri, i maschi sulle femmine, l'esagerazione sulla sobrietà, l'apparire sull'essere, la ricerca del succeso sul successo della ricerca, il possesso delle cose sul loro uso...le immagini delle cose sulle cose stesse, le immagini delle veline sulle donne della porta accanto, i racconti delle cose che non funzionano su quelle che invece vanno e fanno bene al cuore e all'anima...rileggendo questo elenco incompleto, a parte alcuni casi, mi pare che raramente decidiamo consapevolmente di dominare, mi pare che la dominanza spesso ci sfugga di mano e cammini da sola, alimentandosi di noi, della nostra dipendenza e sudditanza.
Non mi piace rimuginare da sola, ho bisogno di ascoltare altri pensieri su questo fatto della dominanza. Ne parlo con una mia amica che dopo uno sguardo un po' stranito mi dice, va bene, la dominanza è il paradigma prevalente, quindi dominante a sua volta, ma è funzionale al sistema, è l'evoluzione che lo richiede e poi, guarda che ci sono altri esempi, c'è la possibilità della simbiosi.
Non mi soddisfa, la simbiosi in natura ha una sua funzionalità, ma in ambito sociale e psicologico è in qualche modo l'azzeramento dell'altro, cancella inevitabilmente una delle due individualità.
Cerco un esempio, un modello dove non ci sia qualcosa o qualcuno che domina sull'altro, ma dove l'io e il tu, costruiscano un noi.
Continuo a rimuginarci. Poi parlo con Paola, la mia compagna di “rimuginamenti” e lei mi aiuta. La dominanza, mi dice, non mi pare sia necessariamente negativa se non si spinge fino a cancellare gli altri concorrenti.
La dominanza è la tendenza “dominante” il modello, il paradigma più frequente e frequentato. Ma non è esclusivo. Altri modelli coabitano con quello della dominanza e non sono meno influenti nella selezione della specie, dei valori, dei comportamenti ...
Sono dubbiosa, è vero che la dominanza non è esclusiva, ma è certo che si deve fare uno sforzo per cogliere altri esempi, altre tendenze. Va fatto uno sforzo per vederli perchè avanzano più timidamente, sono meno sgargianti, hanno il passo più lento e si portano dietro un bagaglio più pesante fatto di memoria, attenzione, orizzonti temporali e di senso più estesi. Inoltre sono più complessi e complicati, hanno bisogno di senso di responsabilità, di consapevolezza di sé, dei propri e altrui diritti/doveri, di rispetto per l'altro. Per questo possono esitare, hanno necessità di soffermarsi ad aspettare, perchè non vogliono lasciare indietro niente e nessuno.
Continuo a rimuginare...vorrei trovare l'alternativa alla dominanza, perchè anche noi, nella nostra vita, ogni giorno, abbiamo a che fare con infestazioni di "caratteri dominanti" e allora che possiamo fare nel nostro “piccolo”? Certamente possiamo creare zone di resistenza, ma l'alternativa non può essere solo la resistenza, da sola non basta.
La resistenza acquista un senso pieno e compiuto se costruisce un nuovo modello, un nuovo esempio di società, se rivitalizza il senso e il significato del nostro essere in questo mondo, se ci aiuta a costruire un modo nuovo di andare incontro alle cose e alle persone, se ci aiuta a dare corpo e anima a quel senso di armonia e di felicità a cui aspiriamo.