Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Un esperimento scientifico che viene fatto fare ai bambini è la costruzione del “disco di Newton”, un dischetto di carta diviso in sette settori colorati con i sette colori dello spettro elettromagnetico e che, girando imperniato al centro, diventa “bianco”.
Lasciamo stare la scienza e veniamo al paradosso estivo, come al solito scherzoso.
Se i colori in natura si “uniscono” si ottiene Il bianco, perché allora se i colori a fine estate si “levano” si ottiene lo stesso il “bianco”?
Il primo è, per i nostri occhi, un colore derivato dalle onde luminose dei raggi di luce, l’altro è il colore della nostra pelle riparata da questi raggi, il famoso triangolino bianco che, quando siamo sotto la doccia, ci fa sorridere per il distacco che ha sul resto del corpo bello abbronzato e ci fa piangere per il distacco che c’è fra le vacanze e la vita bella dura del lungo freddo periodo!
Un passo indietro nel tempo e nello spazio.
Nelle isole Marshall nel luglio 1946 venne compiuto dagli Stati Uniti un esperimento nucleare denominato "Operazione Crossroad" e precisamente nell’atollo di Bikini.
La bomba atomica a Bikini, in epoca di incipiente Guerra Fredda, suscitò molta impressione, ma la gente continuò ad andare in vacanza lontano da quel luogo di distruzione inventando addirittura un nuovo modo di coprire le parti intime delle donne chiamandolo con quel nome.
Il passaggio dal nome dell'atollo al nome del nuovo costume da bagno è comprensibile se si pensa allo scalpore che destò la creazione di un costume ritenuto tanto audace da essere definito atomico.La lingua italiana adottò all'inizio “due pezzi”, ma ben presto cambiò la voce per tramite e influsso dell'inglese, che dal '47 ebbe bikini nella doppia accezione di “esplosione atomica” e di “costume esplosivo”, e del francese che conobbe già dal '46 bikini = ''costume'' come marchio depositato.
Io, che non sono per niente anglofono e non voglio sbilanciarmi troppo, lo chiamerei “scrignettini” perché racchiudono dei tesori inestimabili!
Nel 1960 fece enorme successo una stupida canzone americana lanciata da Brian Hyland che fu cantata in tutte le lingue, primo tormentone estivo della storia, dall'incredibile titolo:
ITSY BITSY TEENIE WEENIE YELLOW POLKA DOT BIKINI
(tradotto in italiano Pezzettini di bikini)
Una curiosità: non è il titolo di canzone più lungo al mondo.
Esiste: "The young electric psychedelic hippie flippie folk funky philosophic turned-down groovie twelve strings band" di Barry Mann.