Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ad un movimento lento, dovuto ad un rallentamento dello scatto d’immagine, che se fosse di un Toscani sarebbe arte, ma il mio è stato solamente uno sbaglio, appaiono sensazioni molto diverse di quelle che suscita un’azione veloce, come il volo di gabbiani della foto.
Andiamo lenti allora se questo è più bello, lenti… senza bisogno di dire slò!
Eccovi allora uno dei movimenti più lenti in assoluto composto tantissimi anni fa da un grande della musica.
Nino Rota, uno dei massimi compositori di musiche, padre delle colonne sonore dei più famosi film, scrisse nel 1947 Sinfonia sopra una Canzone d'Amore, sinfonia formata da 4 movimenti dove al 3° era dedicato quello “lento”.
Per la musica del Gattopardo Visconti scelse dei temi che appartenevano a due movimenti di questo inedito e incompleto lavoro giovanile di Rota, Sinfonia sopra una canzone d’amore, peraltro già “saccheggiato” dall’autore in un paio di occasioni di minore impegno.
Da queste musiche proviene il set motivico che va a costituire il “tema d’amore”, con le sue scansioni e varianti; dal quarto movimento (Allegro impetuoso) sono tratti invece i temi più ritmici e movimentati che confluiranno in Viaggio a Donnafugata e I sogni del Principe.