Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Visto l’ampio dibattito pubblico che si è sviluppato sul tema dell’impianto eolico da collocare davanti alle nostre coste, l’Amministrazione Comunale ritiene utile far conoscere ai cittadini l’osservazione espressa da parte del Comune di Vecchiano in merito a tale argomento.
OSSERVAZIONE ESPRESSA DAL COMUNE DI VECCHIANO
La proposta di un nuovo Parco Eolico in mare, da volersi estendere per più di 900 ettari (circa metà dell'intera Macchia di Migliarino), con l'innalzamento di 38 torri di oltre 100 metri di altezza allineate a pochi chilometri dalle spiagge di Marina di Vecchiano, S.Rossore e Marina di Pisa, è inaccettabile.
La ricerca e lo sviluppo delle energie alternative al petrolio ed ai combustibili fossili è certamente condivisibile e le comunità locali del territorio pisano sono da sempre attente e sensibili a questo tema, ma tuttavia non è sostenibile l'idea di voler "sfruttare" ampie zone di mare per la produzione di energia elettrica a scapito delle risorse ambientali.
Nel proprio territorio, questo Comune ha previsto la riconversione delle aree degradate, al fine di favorire l'inserimento di nuovi impianti per la produzione di risorse rinnovabili e salvaguardare allo stesso tempo il prevalente ambito territoriale, interessato per due terzi dal Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
Il PIT della Regione Toscana ha sottolineato, per il “patrimonio costiero insulare e marino”, il valore paesaggistico e funzionale del territorio urbano ed extraurbano, dipendente dal mare e dalle relazioni organiche che intrattengono le comunità e le attività umane insediate sul litorale toscano, nelle sue isole, nel suo entroterra e nelle sue città.
Inoltre ha dettato le direttive di riferimento, stabilendo: <<1. La soddisfazione delle esigenze di sviluppo economico e infrastrutturale, correlate all’utilizzo delle risorse e delle opportunità di cui il mare e la costa toscana, è finalizzata alla conservazione attiva del valore ambientale, funzionale e culturale dei beni che ne compongono la conformazione territoriale e lo specifico paesaggio.
2. Gli interventi finalizzati alla valorizzazione economica e infrastrutturale del “patrimonio costiero, insulare e marino” sono pertanto subordinati a limiti e a modalità progettuali e realizzative congruenti al valore ambientale ed estetico e al significato identitario e funzionale del territorio costiero, insulare e marino ….>> .
Dunque, se l’interesse alla ricerca, all’approvvigionamento di energia alternativa ed all’utilizzo di demanio marittimo ha una riconosciuta valenza nazionale questo, non può certo non misurarsi con l’interesse ambientale in un ambito geografico quale quello in oggetto, inserito nei Comuni di Vecchiano, Pisa e S. Giuliano T., di elevatissimo valore ambientale e naturalistico.
Non possiamo dimenticarci che la realizzazione dell’impianto eolico andrebbe a costituire un elevato e non tollerabile impatto visivo dalla zona costiera, luogo, questo, di straordinaria bellezza tutto inserito nel territorio del Parco Regionale di Migliarino-S.Rossore-Massaciuccoli e in ambiti dichiarati di Notevole Interesse Pubblico con specifico decreto emesso ai sensi della legge 1497/39 –Protezione delle Bellezze Naturali (ora Codice del Paesaggio) fin dal 1952 (D.M. 10/04/1952 L.1497/39).
La straordinaria unicità del territorio verrebbe negativamente messa in discussione dall’impatto visivo che andrebbe a deturpare le caratteristiche proprie delle bellezze panoramiche (basti immaginare la inquietudine che prenderebbe chiunque nell’assistere al tramonto con in prima vista le 38 torri eoliche).
La costa di mare interessata dalla richiesta di concessione demaniale marittima è in gran parte inclusa nella Tenuta di S. Rossore (ex Tenuta del Presidente della Repubblica), ora gestita dall’Ente Parco Regionale, ma fin dai secoli passati facente parte delle Tenute dei Re d’Italia e precedentemente a Casa Savoia, degli Asburgo-Lorena e ancora prima dei Medici. Proprio sotto il governo dei Lorena si realizzò l’importante collegamento tra la Piazza del Duomo e della torre di Pisa, e la Tenuta di S. Rossore con uno straordinario viale alberato (Viale delle Cascine) anch’esso fatto oggetto di specifico decreto sulle Protezioni delle Bellezze Naturali (D.M. 26 marzo 1960 Dichiarazione di Notevole Interesse Pubblico).
Il territorio stesso è incluso nella Riserva della Biosfera e racchiude siti di interesse comunitario (SIC).
Inoltre la realizzazione del parco eolico off-shore non va giudicata solo alla luce del valore estetico ma anche di quello economico.
Non possiamo infatti dimenticare che il territorio, nel suo insieme e la sua intelligente valorizzazione, è oggi un patrimonio unico davvero concorrenziale per l’Italia tutta.
Le 38 torri in mezzo al mare darebbero anche un colpo mortale all’economia turistica in generale, alla balneazione ed al turismo nautico in particolare.
Tutto questo in un momento particolarmente critico, in cui si subirebbero pesanti vincoli per la navigazione da diporto e la pesca.
Gli effetti avrebbero grave ripercussione anche sul turismo.
Questo Comune ha notevolmente valorizzato i suoi 4 km di arenile delimitati a sud dalla Foce del Serchio e a nord dalla Provincia di Lucca, creando un turismo fortemente legato all’ambiente che ha raggiunto per la stagione 2011 circa 500.000 presenze.
Questo litorale è rimasto finora incontaminato, pur essendo fruito da un notevole numero di cittadini italiani e stranieri.
Sono poi da valutare gli effetti diretti sulla fauna marina orbitante presso la zona in oggetto.
L’area di oltre 900 ettari, su cui pende la richiesta della concessione demaniale, è al centro del Santuario dei Cetacei, istituito in Italia dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio. Si tratta di un’area protetta molto vasta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano, classificata come Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
In Italia il Santuario è stato istituito nel 1991 come area naturale marina protetta di interesse internazionale estendendosi tra la Liguria la Toscana e la Sardegna.
Gli studi hanno rilevato in questa zona una massiccia concentrazione di cetacei.
Nel 2010, nell’anno internazionale della Biodiversità, la Regione Toscana ha voluto promuovere e valorizzare il suo (nostro) mare, nonché il Santuario dei Cetacei come risorsa per le generazioni future, allo scopo di sensibilizzare la gente per evitare qualsiasi danno ambientale che ne possa compromettere l’ecosistema, la biodiversità e la futura fruibilità.
Nello stesso anno 2010 è stata inoltre stabilita l'istituzione di un'altra Area Marina protetta limitrofa, denominata " Secche della Meloria”.
La realizzazione del parco eolico off-shore creerebbe, a nostro avviso, un danno irreparabile e diretto anche agli ambienti marini sopra descritti.
In conclusione questo Comune non condivide la scelta della localizzazione individuata da coloro che grazie alla elevata remunerazione garantita dal meccanismo di incentivazione ha determinato una corsa senza ostacoli verso un profitto che il nostro territorio pagherebbe a caro prezzo.