Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La Storia, una storia, è storia, ma che storia è?
Tutta la nostra vita è una storia, piccola o grande o ritenuta tale e la Storia si fa con piccole storie e, a volte, anche con storielle che non sono da scambiare con le “bischerate”!
Tutta la concentrazione di quest’anno è per Quella italiana, scioccamente vista Grande solo perché fa scena il numero: 150 oppure 150°, ma gli anni, tanti (?), non contano certo per amare la Patria, questo è “lavoro” di tutti i giorni.
La mia “storia” è cercar le “storie”e per questo dedico tempo ed energie partendo dai luoghi natii o viciniori.
Tutto mi interessa: persone e fatti, natura e ambiente, scritti e foto, terra e cielo, vento e acqua e quando dico acqua non ci sono lontano come nel gioco della ricerca, ma ci sono dentro metaforicamente e fisicamente.
La mia acqua è il Serchio ed ho riassunto il suo significato in una dedica che scrissi sul mio primo libro a Lui dedicato (scusate la ripetizione), Dai ponti al mare:
“Chi dice che - il sangue non è acqua - non conosce quella di Serchio!”
Un lavoro che mi tenne occupato per mesi fu quello poi di fare un dvd sul Serchio, partendo dalla sorgente ed arrivando al mare, con ponti e affluenti, renaioli e lavandaie, canzoni e filmati, foto e diagrammi.
Fu presentato al Teatro del popolo di Migliarino in occasione del Maggio migliarinese del 2009 ed ora lo ritengo inutile per la mancanza della tragedia di Natale.
Vi erano però degli spezzoni di alcuni film dove appare il nostro Fiume e non poteva certamente mancare quello che riguarda Vecchiano, quello inserito nelle flash di questo giornale che però tralascia il Serchio saltando, anzi interrompendosi prima, la scena dove si vede il molino di Avane con la grande ruota che gira. (foto1)
Anche quella è Storia, storia di un manufatto, di un ambiente ora scomparso.
Ringrazio Capitan Sesto che nel forum ha evidenziato il mio articoletto sul Milite di Avane e rimarcato la presenza e continuità della storia anche in temi diversi.
Per rimanere nel tema “film”, mio padre mi raccontava sempre che “sotto i ponti” (per i non vecchianesi i ponti sono quello di muro e quello di ferro di Migliarino) era stato girato un film dove c’era il Gobbo maledetto (lo chiamava lui) e avevano usato la barca di mio nonno,che faceva il renaiolo, per la scena finale.
Complice la rete, sono risalito al titolo, alla copia del film e acquisto (negli USA) del ricordo di quei tempi:
“Rigoletto” di Carmine Gallone con Anna Maria Canali - Giulio Neri - Lina Pagliughi - Marcella Govoni - Mario Filippeschi - Tito Gobbi. Anno 1947.
Un breve riassunto: il duca di Mantova fa rapire Gilda e la restituisce disonorata al padre Rigoletto. Per vendicarsi il deforme buffone assolda un sicario perché ammazzi l'infame, ma al suo posto è pugnalata la fanciulla. Rigoletto piange la morte della figlia caricata sulla barca di mio nonno e se ne va tragicamente verso il mare partendo dai ponti di Migliarino, il primo viaggio documentato di “dai ponti al mare”, viaggio che sarà poi preso festosamente a simbolo di un modo e uno stile di vita paesana. (foto 2-3-4)
Ritorniamo al pezzo di “I bambini ci guardano”, quello della piazza e della ragazza che cerca il piccolo attore principale.
Nella ricerca di cartoline dei nostri paesi, in un convegno numismatico a Firenze, mi sono imbattuto in quella che vi mostro e che ebbe un simpatico scambio di battute con il venditore (di Bologna).
Lui non dava peso alla cartolina di una località che non conosceva e che non considerava nemmeno tanto ricercata ed io rincarai la dose dicendogli che era un falso e che valeva poco o niente.
Alla domanda di come avevo fatto a vedere che era una patacca, risposi che io ero di quel paese e quei culi che si vedevano al centro, non erano culi di ragazze vecchianesi.
La pagai poco e la mia battuta fece il giro del palazzo tanto che l’anno successivo, quando ritornai al convegno, il bolognese mi riconobbe e mi chiese se era cambiato qualche lato b in paese! (foto 5)
Questa è una storiella, ma guardate il retro della cartolina e scoprirete una piccola storia comunale:
cartolina di Vecchiano, fotogramma di un film girato in Avane, scritta a Nodica, spedita da Migliarino!
Ditemi se non è storia (minuscola) anche questa. (foto 6)
Siamo andati oltre, ma questa è un’altra storia…
Scusate il ripetitivo riferimento al mio lavoro, ma non potevo non riportare le notizie senza esserne coinvolto.