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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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TOUT S'EN VA

7/11/2011 - 0:02


 
Dedicato a Sonia.


Cara amica, a nome mio e di tutta la redazione della Voce, ti facciamo le sentite condoglianze per la perdita del tuo caro fratello Giorgio che hai cercato di farcelo conoscere con le tue parole nella poesia a Lui dedicata commentando la foto del giorno, primo novembre.


L’autunno è il tempo della tristezza naturale, ma come passano le stagioni devono passare anche le cose che ci fanno soffrire, passare dalla sofferenza non all’oblio, ma al ricordo di quello che di meglio ci hanno dato, quello che non passerà mai e ci aiuterà sempre.


C’è una bellissima canzone di Aznavour che mi sembrava fosse adatta a farti sentire meno sola: Tout s’en va, ma ho scoperto che la traduzione non era nello spirito del titolo, ma, guarda caso!, ho trovata un’altra melodia con lo stesso titolo che, anche se non bella quanto l’originale, è in sintonia con quello che ti volevo dimostrare con l’aiuto della foto, foto fatta il 25 ottobre!


L’autrice, Julie Zanetti, nata nel 1981, è anch’essa parigina ed è divenuta celebre per la sua interpretazione di Fiordaliso nella versione francese del 1998 del musical Notre-Dame de Paris.
 
Questa è la sua Tout s’en va che ho così tradotto:
 
 
Il tempo per vederci sorridere

e poi esse se ne  vanno

queste bolle di felicità

laggiù nel vento

per  carezzare altri sogni molto più grandi.

 

Ma tutti vogliono la loro parte di sentimenti

e ognuno vuol sapere cosa l’aspetta

chi sia veramente.

 

Tutto va.

Tutto sparisce in un giorno

in uno sprazzo di luce. 

Nulla è perduto

Tutto va.  

I nostri piedi,e tutti i sogni di ieri

Le nostre strade di polvere

Tutto va

Ma nulla è perduto nell’universo.

 

Il momento di vederle crescere

e poi se ne vanno

queste bolle d'infanzia.

Laggiù in corrente

per cercare l’amore che si perde troppo spesso

 

Per ricordarci di essere ancora vivi

Ma tutti vogliono sapere per quanto tempo

chi sia davvero.

 

Il tempo di vederle partire

e  poi esse se ne vanno

queste bolle di vita laggiù nel vento.
 
 
…  perdonami, ma non potevo fare a meno di farti ascoltare un maestro delle canzoni  di tristezza e ancor più  d’amore, che ha pensato bene di cambiarsi l'originario nome  Shahnour Vaghinagh Aznavourian!
 

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8/11/2011 - 19:10

AUTORE:
Sonia

In questo particolare momento di fragilità mi sono state di grande conforto le belle parole dell'Associazione culturale della Voce. Ringrazio di cuore tutti.

7/11/2011 - 14:14

AUTORE:
***

Anch'io ho letto la poesia di Sonia e ne sono rimasto scosso. E ora ho letto il suo bel messaggio con quel bellissimo titolo "Soffio". Non credo sia strano usare parole come "bello, bellissimo" anche quando si parla di morte.

"Tout s'en va" e niente muore mai. Queste parole come sentita partecipazione al dolore di Sonia e della sua mamma anche da parte dell'Associazione culturale della Voce.

7/11/2011 - 6:08

AUTORE:
Sonia

La colonia di funghi neri un po' sinistri abbarbicati alla base del tronco rugoso somiglia alla miriade di pensieri, mesti, che mi tormenta da diversi giorni.
Ci siamo recati ad oltre mille metri di altitudine dove la natura incontaminata toglie il respiro tanta è la sua bellezza. Abbiamo percorso un sentierino su un crinale da dove si scorge il mare e in lontananza pareti e pareti di vegetazione e alberi dalle colorazioni autunnali più svariate.
Lì abbiamo affidato le ceneri al vento, che le ha immediatamente disperse nel vuoto.
Così abbiamo dato l'estremo saluto a mio fratello, rispettando fino in fondo le sue ultime volontà.
Adesso soltanto il tempo potrà cicatrizzare la ferita e trasformarla in un indelebile ricordo, ma chissà mai se basterà come lenitivo alla mia inconsolabile mamma quasi novantenne!
Ringrazio commossa la Redazione della Voce e tu per il toccante contributo di questo momento così doloroso.
"Tuot s'en va, Aznavour, Julie Zanetti, queste bolle di vita laggiù nel tempo"...la speranza che il tempo possa scorrere nella normalità del suo alveo come il fiume quando non deborda è l'auspicio che rivolgo alla mia famiglia e a tutte le persone che vivono lo stesso dramma.

7/11/2011 - 0:29

AUTORE:
autore

Per i curiosi micologi.
Non potevo descrivere il fungo in questione nello scritto di seguito alla foto perché non mi sembrava adatto, ma eccovi la scheda delle “bolle”.
Si tratta della “Daldinia concentrica” che si presenta con un carpoforo rotondeggiante come un globulo carbonizzato. Vive sulle piante morte e lo strato bruno, poi più scuro, è l’esterno di un ammasso pulverulento che pian piano solidifica in giri concentrici, come indica il nome specifico.
È un fungo da regalare a chi si ha antipatico, non per scopi commestibili dato che nessuno si azzarderebbe a mangiare questa caldarrostona bruciata, ma per fare uno scherzo crudele.
Regalato insieme a ghiande e foglie dai colori accesi, come fosse una bella composizione di “natura morta boschereccia”, e questo potrebbe essere anche cosa gradita, il nostro funghetto neretto potrebbe, dico potrebbe, sporare una incredibile quantità di polvere nera gettata anche a distanza, facendo diventare il salotto che lo ospita o stanza che sia, come una bella fucina da fabbro o un magazzino da carbonaio!
Provare per credere!