Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
In Giappone un’antica leggenda dice che lo storno non fu creato in cielo come la maggior parte degli uccelli, ma sulla terra, dove contaminò un fiume facendovi il bagno mentre era intriso di terriccio; venne castigato e condannato a non bere acqua di fiume e dissetarsi con la sola piovana.
Forse la leggenda prende corpo dal colore nero e le macchie bianche che lo punteggiano come fosse sporco di terra e da noi invece quel colore è trasposto, con il nome dell’uccello, al mantello dei cavalli, quelli con peli neri e qua e là alcuni bianchi: come la famosa cavallina di pascoliana memoria.
Associazione d’idee!
Pascoli fa coppia con Carducci e i loro nomi vengono a volte scambiati come pure alcune loro opere, ma il tormentone di dopodomani, quello annunciato anticipatamente da “stormi, no storni, d’uccelli neri come esuli pensieri” è già nell’aria e si sa che l’ha scritto Giovansuè, mah?!!
Ma io mi ammoderno e strimpello con: