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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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TELESTORNO

9/11/2011 - 19:02



In Giappone un’antica leggenda dice che lo storno non fu creato in cielo come la maggior parte degli uccelli, ma sulla terra, dove contaminò un fiume facendovi il bagno mentre era intriso di terriccio; venne castigato e condannato a non bere acqua di fiume e dissetarsi con la sola  piovana.
Forse la leggenda prende corpo dal colore nero e le macchie bianche che lo punteggiano come fosse sporco di terra e da noi invece quel colore è trasposto, con il nome dell’uccello, al mantello dei cavalli, quelli con peli neri e qua e là alcuni bianchi: come la famosa cavallina di pascoliana memoria.


Associazione d’idee!


Pascoli fa coppia con Carducci e  i loro nomi vengono a volte scambiati come pure alcune loro opere, ma il tormentone di dopodomani, quello annunciato anticipatamente da “stormi, no storni, d’uccelli neri come esuli pensieri” è già nell’aria e si sa che l’ha scritto Giovansuè, mah?!!

 

Ma io  mi ammoderno e strimpello con:


 

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10/11/2011 - 12:32

AUTORE:
Sonia

Volevo dire dritta e non ditta... mi scuso con i lettori

10/11/2011 - 10:28

AUTORE:
Sonia

La rondine mi ha sempre fatto pena perché la considero un simbolo di precarietà e di instabilità...sempre in bilico tra due continenti: e in mezzo un viaggio lunghissimo e rischioso che di anno in anno si aggrava per i repentini cambi climatici, l'enorme distanza e l'usura dovuta al tempo che passa.
Già la sua coda biforcuta mi ricorda un bivio.
Tenacia, temerarietà, costanza, attaccamento alla dimora al territorio e alla prole...vive l'intera vita di sacrifici.
Ci libera degli insetti dannosi ma non per questo le siamo riconoscenti anzi, spesso le distruggiamo il nido faticosamente ricostruito ( per fortuna le viene in difesa la legge che punisce gli insensibili!).
Confesso che mi intenerisce molto sia quando arriva, foriera di primavera e tiro un bel sospiro di sollievo perchè so che ormai l'inverno è alle strette, sia quando è in riunione sui fili per ricevere le ditte e affidarsi al gruppo per la grande incognita della migrazione.
Colgo l'occasione per salutare il mio amico pettirosso che si da il cambio con la rondinella e mi permette di non sentirmi sola.