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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
MIGLIARINO-Teatro del Popolo, venerdi 11 alle 21,15
Dibattito con lo storico Alberto Mario Banti: Perchè amo l'Italia.

11/11/2011 - 0:02


MIGLIARINO: DIBATTITO CON LO STORICO BANTI

 

  Perché amo l’Italia?

 L’Associazione La Voce del Serchio organizza, venerdì 11 alle 21.15 al Teatro del Popolo di Migliarino, organizza una serata sul tema “L’unità d’Italia 150 anni dopo” con lo storico Banti e il gruppo teatrale ATTIESSE con alcune scene del suo “Gran bailàmme dell’Unità d’Italia” 

 

Sui 150 anni dell’unità d’Italia si è molto discusso in questo 2011. L’Associazione culturale La Voce del Serchio, venerdì 11 novembre alle 21.15 al Teatro del Popolo di Migliarino, intende continuare questa riflessione con uno dei massimi storici del Risorgimento, il prof. Alberto Mario Banti.

 

 La discussione sarà introdotta dalla storica Elsa Luttazzi, che ha recensito sulla Voce l’ultimo libro di Banti “Sublime madre nostra. La nazione italiana dal Risorgimento al fascismo”.

 

 Ci sono delle domande cruciali che investono anche il dibattito presente. Eccone alcune Quale Stato nasce nel 1861? Cosa si intende per “nazione” nell’Italia dell’Ottocento? Come mai il sorprendente progetto politico che prevale si coagula attorno all’idea di “nazione italiana”? Chi sono i protagonisti di questo progetto eversivo, e come riescono a radicarsi e a coinvolgere molte centinaia di migliaia di persone?

 

  Una domanda risulta fondamentale: quali sono e caratteristiche profonde nella costruzione del discorso nazionale? Il prof. Banti ne individua tre, che segnano una costante dal Risorgimento al fascismo: la nazione come parentela (ben esemplificato da Cuore di de Amicis), la nazione come comunità sacrificale (vedi per esempio l’immagime simbolo di Garibaldi santo nazionale) e la nazione come comunità sessuata (vedi l’immagine dell’Italia piangente di Antonio Canova).

 

 Cediamo la parola a un testo che si è imposto come il best seller nell’Italia di fine Ottocento e che ha inciso a lungo nella formazione culturale italiana, che è un concentrato del nazionalismo risorgimentale, Cuore di De Amicis (quarta immagine). Scrive il padre del protagonista in una pagina del diario del figlio:

 

 “Poiché ti racconto il Tamburino t’ha scosso il cuore ti doveva esser facile questa mattina, far bene il componimento d’esame: perché amate l’Italia?”

 

. Banti indaga le radici che stanno alla base dell’amore per la propria patria, quelle che derivano dal nazionalismo e quelle che dovrebbero produrre un sano patriottismo costituzionale. Per difendere l’unità d’Italia minacciata, per Banti, più che nelle guerre risorgimentali bisogna fare appello alla Costituzione dove sono enunciati i nostri diritti ed è lì che dobbiamo ricercare le origini autentiche della nostra Repubblica per essere all’altezza delle sfide che il mondo globale oggi ci pone.

 

  Questi sono alcuni degli ingredienti della discussione. Nel corso della serata sarà proiettato un video e prenderà la scena l’Associazione Teatro Spettacolo ATTIESSE con alcuni brani tratti dal lavoro “Gran Bailàmme dell'Unità d'Italia".



Fonte: Fonte: Associazione Culturale "La Voce del Serchio"
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