Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La segreteria provinciale
Terreni per Ikea: Comune di Pisa e Sviluppo Navicelli Spa. risolvano il loro contenzioso. Rivendichiamo il nostro ruolo a difesa dell'interesse pubblico
Dalla rapidità, dai contenuti e dai toni con cui il Comune di Pisa e la Sviluppo Navicelli Spa hanno risposto alla nostra conferenza stampa, dedicata alle tante ragioni per cui siamo contrari all'arrivo di Ikea a Pisa, confermano che avevamo visto giusto: sui terreni promessi alla multinazionale nell'area dei Navicelli, sulla loro proprietà e sulle relative transazioni, c'è qualche cosa di poco chiaro. A pochi minuti dalla chiusura della conferenza stampa, in cui non abbiamo fatto altro che illustrare la documentazione agli atti dell'amministrazione comunale, le risposte dei soggetti chiamati in causa sono state profondamente differenti. Da una parte, il Comune ammette di non aver ad oggi ancora riscosso quanto dovuto dalla Sviluppo Navicelli Spa per quei terreni, e di aver da tempo sollecitato il pagamento. Dall'altra parte, la Sviluppo Navicelli Spa., per bocca del proprio legale rappresentante che ricorda che la cessione del terreno rientra in una più ampia partita di scambi col Comune da cui la società ci avrebbe persino rimesso.
In attesa che le parti risolvono il loro contenzioso su ciò che è realmente avvenuto su quei terreni, a noi preme difendere sull'interesse pubblico. La nostra segnalazione ha permesso ai cittadini di venire a conoscenza di ingenti transazioni economiche in corso da anni tra il Comune di Pisa e la Sviluppo Navicelli Spa., transazioni che richiederebbero ben altra chiarezza e che chiamano in causa il modo in cui si governa la città. Senza la nostra segnalazione, degli aspetti dell'affare Ikea legati alla compravendita dei terreni non si sarebbe parlato. A riguardo, dobbiamo notare un'ulteriore incongruenza che resta da chiarire: nonostante le affermazioni del legale della Sviluppo Navicelli Spa, secondo cui la società non dovrebbe nulla al Comune, lo stesso legale annuncia che il versamento della cifra dovuta al Comune avverrà appena possibile. Per questo chiediamo di nuovo: ma il terreno destinato a Ikea deve essere pagato o no? Se non va pagato, perché la società che lo possiede promettere invece il rapido pagamento? E al contempo ci chiediamo come sia possbile che nel giro di alcuni anni il comune cambi più volte decisione se far pagare o meno un certo terreno?
In conclusione, un fatto resta chiaro: dalla lettura degli atti amministrativi della giunta Filippeschi risulta che mancano all'appello circa 800 mila euro. Con la nostra azione, ancora una volta, siamo certi di aver svolto il nostro ruolo politico ed istituzionale di difesa dell'interesse pubblico: il nostro obiettivo è stato, infatti, quello di contribuire a recuperare una ingente somma di denaro a beneficio del Comune, e dunque della collettività, in modo che nel prossimo bilancio falcidiato dai tagli del governo Berlusconi si possano investire risorse per il sociale e a difesa dei soggetti colpiti dalla crisi.
Luca Barbuti
Federazione di Pisa
Pisa 13 novembre 2011
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