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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SAN GIULIANO TERME
Franco Marchetti SPI CGIL: Fine dello stato sociale e condizione dei pensionati

13/11/2011 - 17:57

 
 
Quando parliamo degli anziani ne parliamo come una categoria di privilegiati, parliamo degli anziani come se fossero un'unica entità ad uguali condizioni, e per questa ragione ne scaturisce spesso un giudizio superficiale e non sempre rispondente alla realtà.
 
Parliamo dei pensionati come una categoria privilegiata perché costoro hanno un reddito garantito, ed è vero se confrontato con tanti giovani precari, disoccupati ma non perché ci sono alte pensioni ma perché complessivamente la società è arretrata.
 
Le pensioni non riescono ad adeguarsi al reale costo della vita da 20 anni. Nella provincia di PISA vengono erogate 130.000 pensioni la media e di 729 euro, se scomponiamo ancora il dato tra uomini e donne , vediamo  quest’ultime hanno una media pensione di 533 e gli uomini 1017 €.
 
Se prendiamo a riferimento le sole pensioni di anzianità/vecchiaia cioè quelle pensioni che per tantissimi sono quasi l’unica fonte di reddito vediamo che, sempre il dato provinciale dice che complessivamente vengono erogate 40.193 pensioni con una media di 1.069 e sempre scomponendo i dati vediamo che il numero di pensione delle donne è di 18 273 con una media di 639 € le pensioni degli uomini sono 21.920 con una media di 1.427 cioè più del doppio.delle donne.
 
 Queste sono le medie perché se dovessimo ancora scomporre il dato vedremmo che c’è un numero di persone ridotto che hanno una pensione alta, questo significa che la stragrande maggioranza delle persone ha una media pensioni molto più bassa, e parliamo delle persone che hanno la pensione come unica fonte di reddito.
 
Ma oggi le pensioni hanno assunto una funzione fondamentale quale unico concreto aiuto alle famiglie in difficoltà.
 
 Che siamo alla fine dello stato sociale non è una affermazione astratta, ma una concreta constatazione dell’andamento della società. Le pensioni sono divenute un ammortizzatore sociale nelle famiglie per queste ragioni.
 
Hanno contribuito al sostegno al reddito la dove c’è stata perdita o riduzione del lavoro, stanno contribuendo a sostenere i costi dei servizi a domanda individuale quali trasporti e refezione scolastica. Pur avendo, molti pensionati le esenzioni ai ticchet  concorrono alla spesa sanitaria per i familiari.
 
La riduzione o come viene detto la razionalizzazione dei servizi sul territorio ha penalizzato prevalentemente le persone anziane. Si pensi ai distretti socio sanitari, per contenerne i costi, in  molte realtà si sono accentrati i distretti riducendoli come numero  si è risparmiato nella spesa sanitaria ma si è reso piu dipendenti dai familiari gli anziani.
 
Ma quando si parla della popolazione della terza età non parliamo di un'unica entità ma di soggetti diversi con diversi problemi.
Ci sono persone ultra sessantacinquenni e molti di costoro sono non autosufficienti ed hanno la necessità di una assistenza continuativa.
 
Una assistenza che è quasi a totale carico delle famiglie , il governo centrale ha azzerato il fondo della non autosufficienza, quei contributi che le persone ricevono sono stati stanziati dalla Regione .
La necessita di intervenire con misure appropriate economico sociali sarebbe una grande giustizia in una società che vuol essere democratica.
 
Pensiamo che non sia giusto quando una persona è arrivata in la con gli anni con la salute che diviene precaria, tutto il peso della assistenza grava sulla famiglia.
 
Una adeguata e civile assistenza consiste nella possibilità di avere collaboratori familiari preparati e non a totale carico delle famiglie, centri di assistenza diurna e residenze assistite per le patologie piu gravi, cercando di non sradicare la persona anziana dai luoghi nei quali è sempre vissuta.
 
 
Ma una questione diviene prioritaria per tutti cioè l’invecchiamento attivo delle persone.
È uno degli aspetti fondamentali per una società che voglia dirsi democratica e non rispettosa della collettività. Una società democratica che funziona non dovrebbe avere ai primi posti il cambio generazionale perché dovrebbe essere nell’ordine naturale delle cose, ed ogni uno nell’interesse collettivo può svolgere sempre un ruolo utile per la collettività, rispetto alle proprie capacita e necessita, nelle società che vogliamo  e per la quale ci battiamo c’è bisogno di tutti, sono i principi i valori e le idee che differenziano, non l’età.
 
Non si puo pensare che quando una persona ha raggiunto i limiti della quiescenza non è piu utile alla società se non per qualche lavoretto socialmente utile, o appunto come oggi solo come ammortizzatori sociali delle famiglie.
 
 
Rispondere ad una domande come queste significa dare una risposta alta alla solitudine in cui tante persone oggi vengono a trovarsi.
 
 
Franco Marchetti
Spi cgil san giuliano terme

Fonte: Franco Marchetti
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