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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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"De natura animalium"

28/11/2011 - 8:14



Claudio Eliano visse a Roma verso gli ultimi decenni dell’anno 100 e i primi  del 200. Sebbene fosse cittadino romano (si vantava di non aver mai varcato i confini d’Italia, non dell’impero!) scriveva e parlava in greco tanto che veniva creduto nato nel cuore dell’Attica.

In greco scrisse una  delle opere con il nome latino di: “De natura animalium”  divisa in XXVIII libri dove si riportano le più strane credenze, ed anche gli studi, degli esperti zoologi del tempo e della sua antichità.
Ecco cosa scrive della cornacchia in una decina dei sui libri, dato che le notizie non sono con una sistematica posizione, ma accavallate l’una all’altra, per esempio dal pesce alla zanzara e dal colombo al pitone.

 
"Le cornacchie sono reciprocamente molto fedeli e quando si uniscono in coppia si amano intensamente né mai si potrebbe vedere questi uccelli mescolarsi tra loro in modo promiscuo e casuale. Gli studiosi di questi animali affermano che quando uno dei compagni  muore, il superstite rimane vedovo per sempre. Sento dire che gli antichi durante le cerimonie nuziali, dopo l’imeneo cantavano il "canto della cornacchia," volendo in tal modo porgere un augurio di buona armonia coniugale agli sposi per la fortuna della futura prole."


Gli àuguri avevano diviso il cielo in varie zone e in base a queste traevano le profezie dal volo degli uccelli e Eliano scrive allora che:


"Coloro che guardano le varie sezioni del cielo per esaminare il volo degli uccelli, dicono che non è un segno di buon augurio udire il verso della cornacchia solitaria. Poiché la civetta è nemica di questi uccelli, durante la notte tende insidie alle loro uova, ma le cornacchie, a loro volta, fanno la stessa cosa alle civette durante il giorno, ben sapendo che di giorno esse hanno la vista debole. "...

 

"Altri nemici delle cornacchie sono i falchi e in special modo le aquile che non sopportano che esse volino più in alto di loro ed è per questa sprezzante superiorità che il re dei rapaci vola altissimo nel cielo. Le cornacchie sono amiche degli aironi".


In altre parti della sua opera si dice anche che:

se le cornacchie mangiassero avanzi di lupo morirebbero, ... se si ode il canto di una solitaria a mezzogiorno farà bello il dì seguente, ... se invece vola alto farà freddo,...  se sbatte agitatamente le ali è in arrivo un temporale...
Ad Atene nessuna cornacchia può volare sull’Acropoli... 

 In Egitto, vicino al lago di Meris, dove c’e Crocodilopoli, viene mostrata al visitatore la tomba d una cornacchia. Gli egiziani danno in proposito la seguente spiegazione. Un re d’Egitto di nome Mares (il farone Amenenbhat III - 1800ac. ndr.) possedeva una cornacchia e, quando desiderava recapitare velocemente una lettera in qualche località del suo regno, la faceva portare da questa cornacchia la quale, tra tutti i messaggeri reali, appariva la più veloce; non appena udiva la destinazione della lettera, sapeva dove doveva dirigersi in volo, quale  regione attraversare e dove far sosta quando fosse arrivata. Quando essa morì il re Mares volle onorare la sua memoria con una stele funebre e con una tomba...

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