Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Rimaniamo in fiduciosa attesa di gentile risposta, che potrà essere inviata all’indirizzo di posta mail del mittente, quale provvisorio recapito in uso al comitato do coordinamento comunale dell’U.D.C. Con ossequio
Il referente del Comitato di coordinamento Silvio Bendinelli
Illustrissimo Andrea Pieroni, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Pisa e, p.c. Illustrissimo Paolo Panattoni, Sindaco del Comune di San Giuliano Terme
Il comitato di coordinamento dell’U.D.C. ( Unione di Centro ) del Comune di San Giuliano Terme ha verificato che molti residenti nelle frazioni di Rigoli, di Molina di Quosa, d Pugnano e di Ripafratta sono, giustamente, molto preoccupati per il rischio che giornalmente corrono per la loro incolumità, a causa dell’eccessiva velocità con la quale un numero sempre maggiore di vetture, moto e mezzi pesanti, percorrono la Via Statale Abetone, che da pochi anni è stata trasferita dalla competenza statale a quella provinciale.
Quest’arteria, nel tratto che inizia da San Giuliano Terme fino alla frazione di Ripafratta, sostiene un intenso traffico che è cresciuto notevolmente durante gli ultimi anni. La Via Statale Abetone ha assunto la funzione di strada di grande comunicazione.
Questo incremento è stato generato sia dall’aumento d’insediamenti di molte famiglie in nuove abitazioni, che sono state edificate nelle quattro frazioni e in altri centri attigui, sia dal transito di numerosi automobilisti lucchesi, che hanno scoperto il vantaggio di utilizzare quest’arteria per raggiungere la parte nord di Pisa, in alternativa al percorso del “ FORO “.
Il tracciato è rimasto in buona parte lo stesso del periodo della sua realizzazione, in epoca antica, molto stretto e con una continua serie di curve, alcune con un raggio di sterzata disallineato. E’ impossibile il sorpasso per quasi tutto il suo percorso. In alcuni punti, anche nei centri abitati, è difficoltoso l’incrocio tra due veicoli, in particolare tra un bus e una vettura.
Questa strada fu progettata per essere percorsa da carri o carrozze trainati da muli o cavalli oppure per essere utilizzata con il “cavallo di San Antonio”, a piedi con le proprie gambe. Sarebbe, quindi, necessario eseguire delle opere di modifica strutturali al tracciato, ampliare la carreggiata, eliminare molte curve pericolose e creare un margine adeguato ai lati per il camminamento dei pedoni.
Siamo consapevoli che non sia realistico chiedere l’esecuzione immediata di queste opere. Sappiamo che gli Enti Locali, in questo periodo di particolare crisi che sta colpendo tutto la Nazione, dispongono di ridotte risorse finanziarie. La invitiamo, gentilissimo Signor Presidente, a considerare una priorità intervenire su questa strada, quindi programmare e definire subito gli interventi necessari. Garantire, quindi, la popolazione di questi luoghi, che appena il bilancio lo permetterà, le opere già programmate, senza indugio, saranno realizzate.
Siamo altresì consapevoli che le opere di ordinaria manutenzione non comportano costi insostenibili.
Siamo costretti, perciò, a denunciare l’assoluta inadempienza dell’Amministrazione Provinciale di Pisa, riguardo alla messa in sicurezza dei pedoni che si avventurano a percorrere anche brevi tratti di questa strada.
L’intensità del traffico, ma soprattutto la velocità, che molti automobilisti praticano, sarebbe già pericolosa su un’arteria ampia e senza curve, diventa un incosciente comportamento di guida su una strada come quella di cui ci occupiamo.
L’eccesso di velocità si riscontra anche nei tratti che attraversono le zone con abitazioni e le frazioni, e davanti ad asili e scuole. Le strisce pedonali sono normalmente ignorate, anche perché le auto sopraggiungono a una tale velocità che non consente di fermarsi con sicurezza. La maggior parte di queste frazioni ha pochi e stretti marciapiedi e il limite della carreggiata non ha spazio sufficiente per permettere a una persona di spostarsi in sicurezza, e spesso è costretta a camminare nella parte destinata ai veicoli. Se un pedone sosta sopra un marciapiede, a volte è sfiorato, oppure urtato, da qualche spericolato pilota che rasenta il limite della strada a velocità eccessiva, in certi casi incrociando un altro mezzo.
Sopra i pochi e stretti marciapiedi spesso sono parcheggiate delle vetture con sosta prolungata, oppure sono occupati da grossi vasi con piante.
Sono già accaduti gravi ed anche mortali incidenti, ma la situazione peggiora giornalmente. Molti automobilisti forse si esaltano a percorrere a velocità eccessiva un percorso tortuoso, come se facessero un rally.
E’ dovere dell’Ente competente, come primo atto, prevenire e dissuadere questo tipo di comportamento, quindi reprimere in modo da eliminare il giornaliero pericolo che corrono gli abitanti e contribuenti di queste località.
Non risulta che fino ad oggi siano stati presi seri e concreti provvedimenti in tal senso. Non vi sono cartelli che ricordano i limiti di velocità, in particolare nei tratti abitati, dove dovrebbe essere imposto un limite di 30 km orari. Non sono mai stati istallati autovelox, né sono stati adottati accorgimenti particolari, come semafori, telecamere, dissuasori di velocità, rotonde o quant’altro utile a indurre a limitare la velocità. All’inizio dell’abitato di Molina di Quosa fu installato un indicatore luminoso della velocità che il veicolo sta percorrendo. Da mesi è inattivo. Raramente nelle frazioni sono presenti pattuglie delle Forze dell’Ordine per prevenire o reprimere questo pericolo.
Siamo a conoscenza che in altre zone della Provincia, situazioni simili a quella denunciata sono state sanate. L’Amministrazione Provinciale ha realizzato importanti e utili opere di miglioramento veicolare, tra altre nella zona del cuoio o nella zona della Val D’Era.
Riteniamo che la mancanza quasi assoluta d’installazioni di avvertimento e di dissuasione, come di repressione sia la causa del persistere di questo pericolo. Non intervenire immediatamente ed efficacemente può indurre a pensare che la popolazione di questo territorio sia considerata di categoria inferiore, con minori diritti ma uguali doveri.
Ci auguriamo che, in collaborazione con il Sindaco di San Giuliano, voglia, carissimo Signor Presidente, tener conto delle nostre osservazioni e richieste, ma soprattutto voglia rendere meno pericolosa la vita alla popolazione delle zone che Le abbiamo indicato.
Ringraziamo per l’attenzione che ci è stata concessa, e porgiamo distinti saluti.
IL referente del comitato comunale dell’U.D.C. di San Giuliano Terme, Silvio Bendinelli.
Recapito presso la Sede Provinciale, Corso Italia Pisa