none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Molina di Quosa, 8 luglio
none_a
Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
none_a
San Giuliano Terme, 30 giugno
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
AVANE-FILETTOLE e LUDOTECA
Giovani scrittori

3/12/2011 - 8:06

 
Sul Serchio c’era……
 
C’era  una volta un bimbo di nome Nicolas: aveva 10 anni ed era appassionato di  storie d’azione.
Un giorno Nicolas chiese al nonno: ”Nonno, com’era prima il Serchio?”

Il nonno sapeva bene cosa rispondere, perché lui era stato il primo uomo a navigare quel fiume.
Il nonno  si mise a sedere sulla poltrona vicino al fuoco, prese Nicolas in braccio e iniziò a raccontare:


“Ero molto giovane quel giorno, avevo circa 16 anni e non stavo più nella pelle per la voglia di attraversare quel pauroso, avventuroso, pieno di creature, strano fiume. Io cominciai a montare le vele e iniziai subito il mio avventuroso viaggio.
Subito dopo poche ore dei giganteschi, arancioni, con denti affilati come rasoi piranha mi stavano per attaccare, così provai ad accelerare, ma erano troppo veloci; presi allora un coltello gigante e mentre loro saltavano per strapparmi le budella dal corpo io li tagliavo in due.
Ad un certo punto arrivò il capobanda con una gigantesca cicatrice lungo l’occhio, io presi un enorme bazooka e gli lanciai un enorme missile proprio nel cuore: iniziò ad urlare, ma ormai era morto.
Tutto il lago diventò pieno di sangue e io continuai il mio viaggio. Dopo un tempo che mi parve interminabile sentii un rumore: era una gigantesca cascata. Io mi arressi con tutte le mie forze, ma la cascata era grossissima: non finiva più.
Ad un certo punto mi schiantai sull’acqua gelida e la corrente mi riportò a riva. Mi ripresi subito, presi l’accetta che era rimasta sulla barca e iniziai a tagliare le piante per farmi una capanna.
La mattina seguente mi alzai alle sei e mezza e ripresi l’accetta. Durante il mio viaggio arrivai in una foresta buia come la pece: gli alberi senza foglie che ti guardavano con una faccia maligna, l’erba nera ecc…. Io vidi degli  occhi rossi che mi guardavano. Allora presi l’accetta e la lanciai contro gli occhi. Quegli animali emisero un rumore simile al ragno: erano dei ragni giganteschi che avevano delle zanne affilate piene di sangue, perché avevano già ucciso altre persone. Io feci un salto, diedi a uno di loro un cazzotto nella faccia, gli aprii la bocca e con il braccio gli stritolai il cuore. Feci così con tutti gli altri.
Arrivò una barca, da essa presi un fucile, ammazzai l’uomo della barca, presi  il suo posto e tornai a casa.”


Nicolas disse:” Nonno, che bella storia mi hai raccontato….”
Il nonno rispose: ”Tesoro, mi sono scordato di dirti una cosa: mentre combattevo contro queste creature, sono morto.”
Nicolas disse: “Nonno, ma se tu sei morto, come fai ad essere qui?”
Il nonno rispose: “Io sono diventato un fantasma”.

Il nonno prese l’accetta e……ZACK…..


(bellissimo quell'arressi, l'ho volutamente lasciato così)


 Non vi allarmate, non è un fatto di cronaca né la spiegazione di uno dei tanti videogiochi che ogni ragazzo segue, forse anche troppo, sulle playstation, ma un racconto scritto da Giacomo e Sara, due giovanissimi studenti che frequentano il doposcuola organizzato dalla Ludoteca comunale “La Lanterna magica” a Filettole.

Le due animatrici-conduttrici-organizzatrici-registe Daniela e Grazia questa volta hanno indirizzato i bimbi verso la scrittura. Prendendo spunto da “Ottobre mese del libro” hanno voluto che fossero i bambini a far sì che la lettura fosse la conseguenza della scrittura e la cosa nascesse da loro; così è nata l’idea di far scrivere raccontini a tema sui luoghi dove abitano e sulle cose che li ricordano maggiormente.
Ne è uscita una serie di fantastiche storielle che ieri sera, presso il circolo ACLI di Avane, sono state presentate, in un sentito ricco familiarissimo convivio “letterario”  per la scelta e le valutazioni, ad una giuria di particolari componenti: Lorenzo Del Zoppo assessore alla cultura del comune di Vecchiano, che si divideva fra compaesano e  rappresentante comunale, e il professor Ovidio Della Croce, presidente dell’Associazione La voce del Serchio e noto a tutti per i suoi interventi sulla Voce.
Ardua è stata la scelta del vincitore, o meglio vincitori dato che i racconti erano a più mani e letti a più voci, fino ad arrivare a dichiarare “migliore”, con una sottilissima differenza se non di stile   di concentrazione di una storia in poche righe, questo divertente racconto ricco di azione e  con uno straordinario colpo di scena finale: Sul Serchio c’era… scritto e letto da Giacomo e Sara S.


Non è mancato, insieme all’allegria, un rinfresco finale.
Le cose da dire sono tantissime e le lascio al seguito delle pubblicazione dei racconti nei prossimi giorni per non allungare troppo questo articolo e allungare invece il Vostro interesse.


Le foto dei ragazzi  (in successione) sono:
Giacomo e Sara S. -- Sul Serchio c’era…
Irene, Martina, Simone e Vittoria – Andando nel Parco di San Rossore Giovannino…
Alice, Fabio e Sara V. – C’era una volta Bruno…
Camelia, Melissa e Noemi – La strega Grachi
Dario , Matilde e Serena – Storia di un fico che…

 

Bravii!

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

6/12/2011 - 16:02

AUTORE:
Nonno

Sarà perché la modernità è questa ma leggere storie di bambini che scrivono di laghi pieni di sangue, giganteschi ragni con le zanne affilate e piene di sangue, bambini che strappano cuore e budella ad animali mostruosi o che tagliano teste con l'accetta o con coltelli giganti, che immaginano i nostri boschi o il nostro Serchio popolati da mostri immondi non mi pare una cosa di cui essere tanto felici ed entusiasti.

6/12/2011 - 8:08

AUTORE:
Grazia

Bravi i nostri ragazzi e le nostre ragazze, hanno reso la serata veramente unica e piacevole.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato (qualcuno si è anche un po' emozionato....)
Vorrei solo aggiungere che il racconto "C'era una volta il Serchio" è stato scritto anche con Rachele e Giovanni, che per motivi familiari non hanno potuto essere presenti alla premiazione. Un bravi! anche a loro.
Grazia