Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
"I bovini sono senza dubbio animali utilissimi che collaborano con l’uomo nei lavori agresti e nel trasporto di pesi di ogni genere. I bovini inoltre amano gli altari, abbelliscono le feste, rendono solenni i banchetti. Anche quando muore il bue appare come una creatura veramente splendida e degna di lode. Infatti dalle loro carcasse nascono le api, animali laboriosissimi che fabbricano il prodotto migliore e più dolce di cui dispone l’uomo: il miele."
Così scriveva il già citato Eliano nella sua opera sugli animali, dedicando alle api il suo maggior interesse raccontando cose vere e fantastiche su questi insetti.
Scrivere abitudini e dicerie sugli animali voleva significare essere attratti dalla Natura e dove non arrivava la cognizione diretta sopperiva l’inventiva come queste:
"Il re delle api odia la vita molle e il lusso, una testimonianza di ciò è data dal fatto che cerca di cacciare e respingere come un nemico reo di delitti inespiabili l’uomo che si profuma. Se riconosce l’uomo intemperante nei piaceri sessuali lo perseguita …"
"Ma le api non temono tanto il freddo quanto invece un acquazzone o una nevicata. Spesso volano contro vento recando con le loro zampe un sassolino di tali dimensioni che esse possano reggerlo mentre volano, questo sassolino è come una zavorra contro le raffiche di vento e altri inconvenienti del genere e impedisce che il soffio della brezza le spinga fuori strada…"
"Le api detestano tutti i cattivi odori e anche il profumo: non possono sopportare puzze o aromi troppo languidi, simili in ciò a quelle fanciulle intelligenti e sagge che non solo provano disgusto per gli odori sgradevoli, ma provano anche ripugnanza per i profumi…"
"Se volete sapere i nomi delle api, non mi sottrarrò all’impegno di dirvi tutto quello che so. Alcune vengono chiamate comandanti, altre sirene, altre ancora operaie e altre, infine, modellatrici.
Dicono che in Cappadocia le api producono il miele senza la cera e affermano anche che questo miele è denso come l’olio.
A Trebisonda, nel Ponto, il miele, a quanto mi risulta, è ricavato dalle piante di bosso, ha un profumo intenso, rende pazzi i sani e guarisce, invece, gli epilettici. Ho appreso che nella Melia il miele stilla dalle piante. A Micono non ci sono api, e se qualcuno le importa in quest’isola, muoiono..."
Ora zittisco il buon Eliano e faccio parlare le “mie” api globalizzate:
“o bimbe, bono eh! Prima d’andà via ‘un vi scordate di prende’ la ricetta che si prova a ffallo anco noi!”