In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.
Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.
Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente.
DOCUMENTO CONFERENZA POLITICA PARTITO SOCIALISTA ITALIANO DI
SAN GIULIANO TERME
Martedì 13 Dicembre 2011
I Socialisti di S. Giuliano Terme, forza politica della maggioranza di questo comune, in una fase in cui ritengono che sia necessaria, legata al contesto attuale, un opera di rafforzamento e rilancio delle proprie organizzazioni, sono coscienti che i prossimi impegni e le imminenti scadenze amministrative, richiedono un’elaborazione politica approfondita e puntuale al fine di affrontare e rispondere alle complesse e urgenti problematiche maturate in questi anni.
La grave crisi mondiale ha avuto e stà avendo forti ripercussioni a cascata sui sistemi paese, regione ed enti locali, ed impone un nuovo approccio e una rinnovata capacità che permetta di trovare le migliori soluzioni per poter riconsegnare alla politica la sua funzione storica di promuovere certezze e ispirare speranze.
Questi concetti sono stati alla base della scelta che il PSI effettuò, in coerenza con l’esperienza maturata negli anni precedenti, al momento della decisione di sostenere con il proprio contributo di idee, il programma delineato per l’attuale legislatura.
Alla base della nostra scelta ci fu la consapevolezza, condivisa anche tra le forze politiche del centrosinistra, che le soluzioni non potevano prescindere dall’essere inquadrate nell’attuazione delle linee progettate nel Piano Strategico dell’Area Pisana.
Una consapevolezza che per molto tempo è sembrata essere sostenuta con convinzione e pragmatismo solo dai socialisti. L'intervista ultima del sindaco, apparsa sulla stampa locale e on-line, rilancia con vigore nuovo tutta una serie di obbiettivi da raggiungere attraverso quel percorso che i socialisti hanno sempre indicato e pertanto non può che trovarci favorevoli. Le proposte che vengono avanzate nell'intervista sono condivisibili ed apprezzabili. Pensiamo che la realizzazione delle idée espresse porti certamente a dei benefici per la collettività in termini, oltre che di qualità della vita, anche di risparmio di risorse, tali da gravare in minor misura come costo nelle tasche dei cittadini dei sei comuni e quindi anche del nostro. Come forza politica riformista vogliamo però rivendicare che se queste scelte fossero state fatte a tempo debito, certamente il bilancio del nostro comune sarebbe stato un bilancio con minori sofferenze. Sicuramente una societa di servizi come GESTE avrebbe avuto meno difficoltà e più respiro se strutturata per servire l'area dei sei comuni e sicuramente oggi non avremmo quelle problematiche drammatiche che purtroppo siamo costretti ad affrontare.
Oggi ci troviamo in un contesto particolarmente delicato e complesso, che impone attente valutazioni e decisioni conseguenti sulle scelte di Bilancio, che tengano di conto, garantendo la salvaguardia dell’interesse dei cittadini, della tutela delle fasce socialmente deboli, dato che la manovra del Governo Monti, inciderà pesantemente nelle tasche di tutte le famiglie e sulle aspettative di lavoro dei giovani.
A giudizio dei Socialisti è questa una fase storica in cui gli amministratori sono chiamati ad una completa rivisitazione del metodo di elaborazione degli strumenti di gestione della cosa pubblica locale attraverso un cambiamento radicale dei principi ispiratori.
I Socialisti, hanno più volte sollecitato riforme strutturali dell’architettura portante del bilancio, perché lo pensavamo ieri, e lo pensiamo tutt’oggi che questa sia la strada maestra da seguire, ma purtroppo ancora senza esito.
Il Bilancio di previsione purtroppo, non è ancora permeato da tali cambiamenti.
Chiuderemo il Bilancio 2011 con un disavanzo di circa 3 milioni di euro che sarà, così come impongono le norme delle vigente leggi in materia, ripartito sui 3 anni successivi.
Disavanzo che dovrà essere coperto sia con entrate straordinarie, sia con investimenti (devoluzione di mutui) e che inciderà sul bilancio di previsione parte sul 2012, parte 2013 e parte sul 2014 richiedendo nel contempo tagli sostanziali alle spese per limitare le uscite.
Non possiamo che condividere le priorità oggi più che mai ineludibili sul sociale, istruzione e sicurezza, perseguendo comunque l’ottimizzazione della spesa finalizzata agli interventi, e operando la necessaria selezione della qualità e finalità degli stessi.
L’attuazione di tali criteri deve marcare il perseguimento convinto e concreto, per raggiungere il pareggio di bilancio non solo con aumenti delle tariffe dei servizi, o con inasprimento del prelievo fiscale, ma operando una manovra originale e coraggiosa, in grado di produrre risparmi tangibili, senza ricorrere a soluzioni tampone prive di prospettiva e respiro politico.
Una delle più acute criticità, oltre a quella per i mutui, è la spesa di personale che non può prescindere da una analisi attenta ed aggiornata in senso quantitativo e qualitativo con riferimento ai servizi effettivamente resi.
Non possiamo non considerare come l’ente locale oggi, sia impossibilitato a ricoprire il ruolo di ammortizzatore sociale come avvenuto perlomeno nell’ultimo lustro, ma debba essere proiettato verso una funzione di indirizzo e controllo della reale spesa produttiva.
Pertanto i Socialisti, con particolare riferimento alla questione di cui sopra, invitano tutte le forze politiche di maggioranza a valutare la necessità di porre in essere gli strumenti contemplati dalla normativa vigente con la massima tutela alla salvaguardia dei diritti fondamentali dei lavoratori.
Riteniamo come Socialisti di rivedere la rete dei servizi perseguendo l’abbattimento delle tariffe e il mantenimento degli standard qualitativi, attivando in modo efficiente e produttivo la prassi dell’affidamento esterno (esternalizzazioni).
Le nostre proposte sono da sempre incentrate su una visione allargata, per trovare soluzioni adeguate.
Per quanto riguarda le diverse partecipazioni dell’ente si torna a chiedere un’ attenta e concreta valutazione dell’efficacia in termini di reali ricadute sul territorio di diversi contributi quali quelle di un’Azienda termale autoreferenziale e conchiusa in sè.
La riforma strutturale del bilancio deve proseguire sulla strada di un seria ed attenta e drastica rivisitazione delle spese, nessuna esclusa, incidendo su quelle che mancano di prospettiva di sviluppo.
Ad esempio fondazioni con pretesa di marketing culturale ma che rimangono solo mere sovvenzioni ad un patrimonio immobile e ad oggi improduttivo.
Alla luce della manovra del Governo Monti, i cui effetti reali e concreti, non sono ancora decifrabili in termini di ricaduta sui bilanci degli enti locali territoriali, si rende necessario un’ ulteriore periodo di approfondimento per meglio programmare le nuove linee politiche dell’Ente ed apportare quei cambiamenti strutturali improcrastinabili, che vadano ad incidere sul sistema comune, in modo da invertire la rotta a partire dalla società in house Geste, e pertanto si propone di rimandare l’approvazione del bilancio di previsione entro la fine del prossimo mese di gennaio/febbraio 2012.
Quanto sopra, al fine di consentire a tutte le forze politiche di maggioranza il necessario tempo di approfondimento e valutazione alle problematiche sopra esposte.