Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Un altro buon pareggio
Eccoci puntuali alle 14:30 con il collegamento sul sito di 50 canale. Sul campino quasi da 7 in sintetico di Sorrento (ma è regolare?) il match si presenta rischiosissimo. Loro, esperti, vecchiotti, arrabbiati e con il recentissimo cambio di allenatore, noi con tutti gli under, i soliti 35 infortunati e Benedetti squalificato (e si sa che sulla fascia sinistra Favasuli senza Benedetti è come la Sacher Torte senza panna).
Inizio equilibrato, noi in difficoltà sul campetto (che sembra quello della Gabella), comincia a piovere. All’inizio sembra che si contengan benino, ma poi al primo affondo l’esperto goleador Ginestra la mette dentro (con la nostra difesa più che ferma). In ogni caso c’è tempo. Il buon Orsini (dopo aver annunciato che piove anche nella sua postazione) spera - con tutti noi - che i ragazzotti - come mille altre volte - sappiano reagire. E poi in ogni caso aspettiamo il 94°, il nostro minuto fatale. Si reagisce comunque con un bel tiro di Perna, ma il portiere salva in angolo. Mi viene in mente che con un campo così corto bisognerebbe tirar da lontano, che poi non sarebbe così lontano, forse ci vorrebbe Fanucchi (a proposito, si vocifera che torni).
La nostra difesa però non sembra più quella di qualche tempo fa (quella dei 400 minuti senza goal), tant’è che loro hanno un’altra occasione, e meno male che il nostro estremo fa un mezzo miracolo.
Poi succede un po’ di tutto, ma non è roba di calcio: grandina alla grande e la partita viene brevemente sospesa. Tutti scappano negli spogliatoi. Poi si riprende. Nella confusione casca l’arbitro e prende una musata. E spunta il sole. Ma la palla sul sintetico bagnato schizza da tutte le parti ed è difficile per gli attaccanti del Pisa controllare i soliti lanci lunghi che proviamo così spesso. C’è poco da fare, non riusciamo a esser ficcanti e Favasuli sembra incidere poco.
Proviamo nel secondo tempo: c’è un bel tiro di Audel, che ci illude. Ma poi per un po’ non si vede granché, e del resto non è neanche facile giocar bene su quel terreno. Pagliari cerca di sparigliare e mette Nicastro e Benvenga. Non sembra che l’andamento della partita debba cambiare, ma all’improvviso ecco il rigore! E Perna pareggia! Il calcio è strano! E ora bisogna soffrire! E infatti il Sorrento attacca e segna subito, ma è fuorigioco! E insomma si soffre come sempre, come tutte le altre infinite volte che abbiamo sofferto, perché il Sorrento ovviamente spinge. Poi l’espulsione di un difensore avversario ci preoccupa non poco, visto che in vantaggio numerico di solito si perde. E invece questa volta non si perde, anche perché all’ultimo minuto Pugliesi fa un bel miracolo. E insomma alla fine del girone d’andata siamo più che contenti, via. E buon Natale.